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Benitez: “Abbiamo preso gol nel nostro momento migliore, pareggio giusto”

Don rafe’. Il tormento e la simil estasi: Sampdoria e Napoli è un concentrato di paradossi, di ribaltoni emozionali, di sensazioni capovolte, di impressioni che si incrociano e di espressioni che si accavallano, di amarezze che si intrecciano, di panchine che si mescolano. Novantaduesimo e Benitez, forse, non ci credeva più: «Noi giochiamo sempre, fino alla fine, e devo dire che siamo stati premiati per la generosità. Però anche nel primo tempo, quando non avevamo fatto molto bene, qualche occasione eravamo riusciti a crearla. Ma nella ripresa la partita l’abbiamo fatta noi ed il paradosso è stato prendere gol quando gestivamo la sfida».

Polemicuccia arbitrale. Il calcio è diabolicamente bello, esalta e deprime, inquieta ed appaga o anche no: perché quando Sampdoria-Napoli è stata consegnata all’archivio e quel pareggio sembra santo e benedetto, il film dell’ora e mezza che scivola dinnanzi agli occhi di Benitez mette a fuoco altri fotogrammi e una manona di Rizzo che afferra Albiol e lo scaraventa a terra e dunque un rigore che l’avrebbe cambiata prima, che avrebbe potuto cambiarla prima. «Può capitare a volte un giorno nero e qualcuno stasera ha avuto una serata storta». La nottata di Gianluca Rocchi, che per un’ora non sbaglia praticamente nulla, diviene il mezzo incubo di Benitez, che la butta lì, quasi con distacco, e pensa di dover rimpiangere anche altro, una spinta a David Lopez, oltre agli infortuni che l’hanno penalizzato, che l’hanno costretto a ritoccare la squadra, che gli hanno tratteggiato i confini di un’emergenza indiscutibile. «Non avevamo Insigne, non abbiamo ora neanche Michu e De Guzman ha avvertito ancora qualche problema. Per fortuna è tornato Mertens ma per noi è importante aver fatto comunque risultato con vari giocatori adattati altrove ed aver superato questo momento che è stato molto difficile».

Complimenti Sinisa. Però è 1-1, ed al Napoli è andata di lusso: lo dice il faccione cupo di Mihajlovic, al quale arrivano i complimenti di Benitez, che magari leniranno quella ferita o forse no, chi può dirlo?, perché i due punti li ha portati via il vento, su quell’incursione al novantaduesimo. «Ma la Sampdoria è stata bravissima nel fare pressing e nel metterci in difficoltà. In occasione del gol di Eder potevamo fare meglio, però ormai è andata. Io so cosa bisogna fare per migliorare e so che la stagione è lunga, che possiamo crescere….E resto ottimista sul futuro». E pure pago del passato: pareva finita. Pareva.

Corriere dello Sport

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