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Gran Galà, Pirlo eletto miglior giocatore. Buffon il più bravo tra i pali

ROMA – E’ Andrea Pirlo il miglior giocatore dello scorso campionato di Serie A. Il centrocampista della Juventus è stato scelto da una giuria qualificata formata da giocatori, allenatori, arbitri e giornalisti e premiato nel corso del Gran Galà del Calcio organizzato dall’Aic. “Ringrazio i miei compagni e i colleghi che mi hanno votato, sono molto contento”, le sue prime parole. Come miglior portiere è stato eletto Gigi Buffon, che l’ha spuntata su Handanovic e Reina. “Continuo a giocare fino a quando mi reputo competitivo. Sono molto autocritico, non avrei problemi a rendermi conto di non essere all’altezza della situazione. Onestamente – ha aggiunto Buffon, 37 anni il 28 gennaio – quel momento non è ancora arrivato. Quando arriverà ne prenderò atto e saluterò tutti”.

Miglior terzino sinistro è stato invece lo juventino Kwadwo Asamoah, mentre a destra l’ha spuntata Darmian del Torino. I più votati tra i difensori centrali sono stati Andrea Barzagli e Mehdi Benatia. “Lo scorso anno io personalmente, ma anche tutta la squadra, abbiamo ottenuto grandi risultati, peccato non aver vinto. Ringrazio in particolare Castan che oggi ha bisogno di sostegno. Questo premio è grazie a lui e Balzaretti, anch’esso alle prese con diversi problemi, giocatori incredibili che mi hanno fatto crescere”, commenta il marocchino da Monaco di Baviera.

Tutto juventino il centrocampo con Pirlo, Pogba e Vidal, con il cileno che ha scherzato sul paragone Allegri-Conte: “Meglio non dire niente…” accompagnato da un sorriso. In attacco un trio delle meraviglie con Tevez, Immobile e Higuain. L’attaccante della Juve, riguardo alle dichiarazioni del fratello, che in settimana aveva preannunciato un suo ritorno al Boca Junior, ha spiegato: “Non è vero. Mio fratello è tifoso del Boca e quello è il suo pensiero, ma io ho un contratto di due anni con la Juventus e quindi penso di rimanere qui”.

Come miglior giovane della serie B è stato scelto invece il difensore dell’Empoli Daniele Rugani, mentre la migliore giocatrice della massima serie del calcio femminile è stata eletta Melania Gabbiadini, sorella di Manolo e capitana della Nazionale. Miglior arbitro della Serie A non poteva che essere Nicola Rizzoli, il fischietto della finale dei Mondiali brasiliani. Questa la squadra dei sogni scelta nel corso del Gran Galà del calcio (sette undicesimi dei premiati più l’allenatore sono della Juve… ma anche Rugani dell’Empoli è di proprietà del club torinese), visti i record ottenuti dalla squadra allenata lo scorso anno da Conte. Buffon; Asamoah, Barzagli, Benatia, Darmian; Pirlo, Pogba, Vidal; Tevez, Immobile, Higuain. All. Conte.

A proposito di Conte, ha parlato nel suo nuovo ruolo da ct: “Voglio instaurare un rapporto di collaborazione con gli allenatori di Serie A, perchè essendo io lo scorso anno dall’altra parte, so cosa pensano gli allenatori di club. Vorrei non tenere molto distinte la Nazionale con i venti club di serie A”. A proposito delle differenze tra allenare un club e la Nazionale, Conte ha risposto: “Mi manca vedere i giocatori giorno del giorno e lavorarci sopra, ma comunque esperienza professionale importante per menel sintetizzare la mia idea di calcio in pochi giorni”. Sulla mancata visita alla Juve: “I rapporti sono normali. Noi per motivi di situazioni logistiche ancora non siamo riusciti ad andare alla Juventus – ha detto durante il Processo del lunedì -. Abbiamo dato massima disponibilità da parte nostra, penso che con il nuovo anno verrà fatta la visita a Vinovo. In questa settimana contiamo di andare da Parma, Cesena e Sassuolo. Poi con la Juventus completeremo il giro. La Juventus è anche la squadra più impegnata in questa fase di stagione”.

La frecciata al ct è arrivata dal suo ex presidente, Andrea Agnelli: “Un difetto di Conte? Forse è un po’ permaloso, quando gli si dice che qualcosa non va come dice lui. Un pregio? E’ sicuramente la tenacia”. La difesa direttamente dall’attuale presidente del ct, Carlo Tavecchio: “Per il momento di Conte conosco solo i pregi. Sei partite, cinque vittorie e un pareggio. Meglio di così non si può”.
 

Fonte: Repubblica

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