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Cesena, sequestri in sede: indagati l’ex presidente Campedelli e un imprenditore

CESENA – Riciclaggio, appropriazione indebita, truffa e frode fiscale. Queste le ipotesi di reato di due procedimenti penali aperti dalla Procura di Forlì nei confronti di Igor Campedelli, ex presidente del Cesena Calcio spa, e Potito Trovato, imprenditore del settore alberghiero ed edile che opera sul territorio romagnolo. L’indagine, disposta del procuratore della Repubblica di Forlì Sergio Sottani e condotta dalla Guardia di Finanza, prende spunto dall’analisi di ingenti movimentazioni di denaro che partivano dai conti correnti societari della società calcistica e sarebbero poi finite in breve tempo nei conti correnti personali dell’ex presidente dopo essere transitati, con una serie di operazioni commerciali considerate fittizie dagli inquirenti, sui conti correnti intestati all’albergatore e alle diverse società da lui amministrate.

EX PRESIDENTE CAMPEDELLI ACCUSATO DI RICICLAGGIO, FRODE E TRUFFA – I presunti fondi neri sarebbero confluiti in conti correnti sammarinesi riconducibili all’ex presidente del Cesena calcio e ad altri soggetti del suo entourage. Nell’ambito dell’inchiesta ‘Ippocampò sono scattati così anche perquisizioni e sequestri di documentazione contabile ed amministrativa sia all’interno della sede della A. C. Cesena spa, sia nelle sedi di svariate società riconducibili direttamente ed indirettamente ai due indagati, nonché negli studi di commercialisti e in una fiduciaria milanese. Secondo l’accusa i due soci, abusando dei propri poteri decisionali e gestionali, avrebbero posto in essere una serie di raggiri contabili ed amministrativi attraverso la predisposizione e l’utilizzo di documenti falsi finalizzati ad alleggerire illecitamente le risorse finanziarie della società sportiva, procurandosi così indebiti risparmi d’imposte e disponibilità monetarie tramite i presunti fondi neri.

FATTURE GONFIATE E FONDI NERI IN CONTI BANCARI A SAN MARINO –
In particolare, i finanzieri hanno focalizzato l’attenzione sull’operazione da 230 mila euro per lo ‘sgombero e rimozione nevè dallo Stadio Manuzzi di Cesena e dal centro sportivo Villa Silvia, nel febbraio 2012. Secondo le Fiamme Gialle, però, i due contratti di intervento sarebbero fittizi e sarebbero state emesse fatture gonfiate per dirottare ‘fondi nerì verso altri conti. Per questo episodio sono state denunciate altre 4 persone per frode fiscale. Nel mirino degli inquirenti sono finite così presunte false fatturazioni per oltre 500 mila euro. La Procura della Repubblica di Forlì e le Fiamme Gialle cesenati stanno continuando il loro lavoro investigativo in diverse direzioni per tentare di fare chiarezza sulla precedente gestione della società indagata tanto che, in virtù di un’attività di collaborazione rogatoriale con la Repubblica di San Marino, sono già stati individuati i conti correnti che potrebbero essere stati utilizzati dagli indagati per occultare le somme di denaro sottratte alla società calcistica.

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Fonte: Repubblica

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