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Le due rivincite di Higuain su Rafa e sull’amico Tevez

Non c’è Napoli senza Gonzalo Higuain. Lo dicono i numeri: il Pipita ha segnato in tutte le competizioni disputate dall’inizio della sua nuova avventura, dopo quella al Real Madrid. Scorrendo le statistiche di questa prima parte della stagione, si può avere un quadro più completo della forza di questo giocatore: 7 i gol in campionato, 1 nel preliminare di Champions League, 2 in Europa League e 2 in Supercoppa, per un totale di 12 reti nelle 25 presenze fin qui sommate.

GOL PESANTI Non ha risparmiato nessuno, Higuain, in 18 mesi di Napoli. Tra le sue «vittime» ci sono club prestigiosi come Arsenal, Borussia, Roma, Inter e Milan. Nell’elenco mancava la Juventus, ma l’attaccante argentino ha colmato il gap, lunedì sera, sulle rive del golfo Persico. La notte di Doha gli ha restituito quel prestigio che da un mese e più aveva perso qualcosa. Senza gol, e con prestazioni molto al di sotto delle proprie qualità, il Pipita ha dovuto patire la delusione per le critiche che nessuno gli ha risparmiato, Benitez compreso. Quel gesto inequivocabile, fatto subito dopo aver segnato il 22 (ha indicato le parti intime), è stato pure una risposta all’allenatore che l’aveva messo in discussione, preferendogli Zapata: in tre delle ultime quattro partite era finito in panchina. Una scelta, quella del tecnico, che l’ha colpito nel profondo, ma ha avuto pure il grande merito di caricarlo e motivarlo al punto giusto per la finale di Supercoppa. E i campioni d’Italia hanno potuto ammirare il talento di questo giocatore che ha pure vinto il confronto col rivale in nazionale, Carlitos Tevez. Ci teneva, Higuain, a incantare i sudditi dell’emiro del Qatar. E la doppietta gli è bastata per conquistarsi le simpatie di questa gente, dal palato fine, che ne ha potuto ammirare le qualità e l’istinto di goleador nato.

HANDICAP CANCELLATO La notte di Doha ha contribuito a sistemare la questione. Mancavano i gol alla Juve e lui gliene ha rifilati due, gettando nello sconforto Bonucci e Chiellini, i difensori che ne avrebbero dovuto limitare l’azione. Invece, il Pipita li ha sistemati per bene, dimostrando di sapersi comportare da grande quando di fronte si ritrova un avversario di altrettanta forza e prestigio. «Adesso mi aspetto miglioramenti anche in campionato. E non solo dalle mie prestazioni, ma anche da quelle dei miei compagni. Io sono convinto che potremo battere chiunque se giochiamo come abbiamo fatto in Supercoppa», ha osservato l’ex attaccante del Real Madrid. Il trofeo appena vinto gli servirà per imporsi nuovamente al grande calcio, per diventare leader di una squadra in crescita perenne, che Benitez sta provando a programmare per tentare il colpo grosso: lo scudetto. E come tutti i grandi progetti c’è bisogno di avere delle basi importanti, e lui ce l’ha, perché un Pipita così è garanzia di successo. L’argentino è convinto che il campionato non sia compromesso, che basterà ritrovare la continuità nei risultati per restare nel giro della Champions. Che potrebbe essere l’unico motivo valido per tenerlo legato al Napoli.

La Gazzetta dello Sport

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