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Anderson senza pace: out 20 giorni…

felipe andersonSembra un poema epico più che la normale narrazione delle vicende di un calciatore. Quel che sta accadendo a Felipe Anderson ricalca le vicende di certi eroi della mitologia greca che, quando si avvicinavano troppo agli dei, venivano poi brutalmente puniti per aver osato tanto. E così il giocatore della Lazio nel giro di pochi giorni è passato da una situazione paradisiaca (prestazioni da fenomeno, gol e assist, elogi e paragoni con Cristiano Rolando) a una serie di guai da non credere.
UN’ALTRA TEGOLA Prima la tragica vicenda che ha visto protagonista il padre in Brasile (lunedì ha investito, uccidendole, due persone al termine di un inseguimento con la sua auto), ora un infortunio che lo mette fuori causa per almeno una ventina di giorni. La nuova tegola si è abbattuta sull’ex calciatore del Santos al termine dell’allenamento di ieri mattina a Formello. La diagnosi non lascia scampo: trauma distorsivo del ginocchio sinistro con interessamento del legamento collaterale mediale. Che significa, appunto, un’assenza di circa tre settimane. Pioli perde così il giocatore più in forma della sua rosa proprio alla vigilia di tre partite delicatissime: lo spareggio Champions di domenica col Napoli e la doppia sfida col Milan (il 24 gennaio in campionato a Roma, il 27 in Coppa Italia a Milano). E come non bastasse, ieri l’allenatore biancoceleste ha anche dovuto incassare il no definitivo al recupero di De Vrij per domenica. L’olandese deve fermarsi a causa della fascite plantare che lo tormenta da un po’ di tempo: dovrebbe rientrare con il Milan. E non è finita perché pure Mauri (affaticamento muscolare) non è al meglio, ma per domenica dovrebbe farcela. In ogni caso tra squalificati (uno, Marchetti) e infortunati (otto, quattro dei quali titolari) Pioli si trova in una situazione di emergenza totale.

La Gazzetta dello Sport

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