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Milan, Inzaghi rialza la testa: “Visto miglioramenti, con Atalanta decisi e convinti”

MILANO – Il suo Milan è chiamato a una grande prova dopo un inizio 2015 in campionato da dimenticare. La sconfitta col Sassuolo in casa e il deludente pari di Torino contro i granata hanno lasciato un po’ di malumore tra i tifosi, così contro l’Atalanta a San Siro è attesa la reazione. “Ogni partita è una gara importante, veniamo da una bella partita in Coppa Italia giocata con un buon piglio. E’ importante per la nostra classifica trovare i tre punti e mi piacerebbe vedere giocare la squadra con lo stesso piglio di martedì. La squadra è in crescita, abbiamo recuperato quasi tutti i giocatori, dispiace per De Sciglio e Zapata che perderemo per quasi due mesi. In serie A sono tutte partiti difficili, l’Atalanta è ben organizzata farà una partita chiusa e noi dovremo essere molto precisi. Dobbiamo fare una partita decisa, ma sono sereno, perché ho visto gli allenamenti e credo che il lavoro alla fine paghi sempre”.

SAN SIRO DEVE DIVENTARE UN FORTINO – La sfida di San Siro dovrebbe aiutare la squadra. “Sono convinto che San Siro debba diventare per noi il nostro fortino, dobbiamo fare meglio, vero che abbiamo fatto grandi partite con Napoli e Lazio e domani è un bel banco di prova. Probabilmente Palermo e Sassuolo sono state partite a se’, ma ora dobbiamo dare continuità alle partite e ai nostri risultati. E’ importante domani vincere, abbiamo fatto delle buone cose, si può sempre migliorare. Nel girone di ritorno dobbiamo fare qualche punto in più e sono convinto che una squadra come la nostra, che aveva bisogno di certezze di convinzione, nel girone di ritorno possa solo migliorare”. Il Milan ha perso due pedine come De Sciglio e Zapata ma ha nuovi giocatori che rientrano. “Abbiamo giocatori che rientrano da tanti infortuni. Cerci che non giocava da tanto, quindi è ovvio che io nei miei pensieri abbia una formazione che preveda più attaccanti nell’evoluzione del nostro gioco. Pazzini? E’ un valore aggiunto, si è pensato di privarsi di Torres proprio per dare più spazio a Giampaolo. Sono contento per Torres, sono sicuro farà bene. Noi abbiamo Cerci che è entrato con la giusta umiltà, ha capito lo spirito che c’è e penso che ci potrà dare una grande mano”.

PRESSIONE AL MILAN E’ ALTA – Continuando a parlare di mercato il tecnico ha proseguito: “Quando un giocatore va via dispiace, ma Saponara va via in prestito. E’ giusto andare 4 mesi in un posto dove potrà giocare titolare e mi auguro che poi possa tornare a giugno. Sono contento dell’arrivo di Suso che arrivando prima potrà capire come inserirsi nel nostro schema. Vedremo se ci sarà un occasione importante vedremo con la società per un terzino. Ma in caso contrario sapremo sopperire alle mancanza come abbiamo fatto con gli infortuni di Abate e De Sciglio”. Le pressioni a cui è sottoposto un allenatore sono normali, soprattutto al Milan. “Uno non può pensare di fare l’allenatore del Milan e di non essere sotto pressione. Ma io chiedo solo di aver pazienza e l’unica che medicina che conosco è il lavoro. Penso che la risposta data con il Sassuolo sia una bella risposta del gruppo e se non hai valori morali era un momento in cui si poteva naufragare e così non è stato.

FARE MEGLIO DEL GIRONE D’ANDATA – L’obiettivo del Milan resta il terzo posto. “La squadra deve fare meglio nel girone di ritorno per cullare il sogno terzo posto, ma in questi mesi le convinzioni sono cresciute e dobbiamo andare avanti su questa strada. Alcuni giocatori hanno avuto meno possibilità ma hanno sempre avuto l’atteggiamento giusto, il Milan non manda via nessuno. Saponara spero torni più forte di prima”, ha proseguito Inzaghi. “Dobbiamo tornare a fare 14 punti nelle prime sette, penso che recuperando tutti la squadra migliorerà e la partita di Coppa mi lascia molto fiducioso. Il giudizio per me più importante è quello della società e del mio presidente, io lavorerò mettendoci tutto il cuore e poi valuterà la mia dirigenza”. L’unione fa la forza. “Per ritornare forti abbiamo bisogno della forza di tutti, io ho la forza della mia società, del mio presidente, dei tifosi e dei miei giocatori che è molto importante. Tutto ciò mi lascia molto sereno. Devo aspettare ancora di vedere l’ultimo allenamento, mi auguro che Pazzini faccia con noi la rifinitura. Vedremo poi se alternare i giocatori in difesa dato che abbiamo tante partite ravvicinate. Ma questo imbarazzo di scelte è importante per un allenatore. Avere giocatori in panchina che possano cambiarti la partita e darti nuova vitalità è fondamentale”.

SEGNALI POSITIVI DA CERCI – Soddisfatto Inzaghi per le cose messe in mostra da Cerci. “Per le condizioni che aveva Cerci ha fatto un’ottima partita martedì, ho rischiato a farlo giocare dall’inizio e invece ha tenuto 81′ e sono molto contento di lui. Quando tornerà anche Honda avremo l’imbarazzo della scelta. Suso arriva per cercare di darci una mano, lo proverò anche mezz’ala e questi mesi serviranno per farlo integrare con il gruppo con la speranza che possa già darci una mano. Non dobbiamo più prendere ammonizioni gratuite perché poi rimanere in dieci comporta delle difficoltà. Dobbiamo essere meno ingenui, perché quando hai una rosa come la nostra rimanere in dieci pregiudicano i cambi”. Infine il rapporto con Berlusconi. “Il presidente è una persona di grande intelligenza, ieri ho avuto poco tempo per stare a tavolo, perché avevo l’allenamento, ma lui era molto prodigo di consigli e speranzoso di vedere la squadra come prima della sosta”.

milan ac

serie A
Protagonisti:
filippo inzaghi

Fonte: Repubblica

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