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AMARCORD: Lazio-Napoli, il derby minore

Il Napoli affronta all’Olimpico la Lazio per quello che, a differenze della partita contro la Roma, riveste la caratteristiche del derby in misura minore. A livello di tifoserie, la rivalità con i biancocelesti è più antica ma la sfida oggi è molto meno a rischio rispetto a quella con i cugini giallorossi.

La gara si giocherà domenica alle 12,30 ed ha una sua importanza essendo un quasi spareggio per la corsa al terzo posto. I capitolini hanno un punto in più in classifica e sono  in ascesa; un successo sarebbe per loro un’ulteriore iniezione di autostima a questo punto difficile da far crollare.

Precedente non benaugurante, Lazio-Napoli si giocò alla stessa ora il 14 novembre 2010 e vide i partenopei sconfitti 2-0, Zarate e Floccari.

Andando indietro nel tempo troviamo due protagonisti di questo match: Chinaglia e Giordano. Avendo entrambi vissuto nelle due città, (Giorgione ha giocato nell’Internapoli, Bruno nel Napoli dei tempi d’oro) sono stati determinanti in più di una sfida.

Long John ha lasciato un’impronta in diversi Lazio-Napoli: il 21 gennaio 1973 vide i biancocelesti imporsi 3-0 ed è sua la terza rete dopo quelle di Manservisi e Nanni.

L’anno dopo, quello in cui la Lazio si aggiudicherà il titolo, Chinaglia firmò l’1-0 finale (nella sfida di ritorno in aprile furono tutte sue le tre reti laziali, Napoli-Lazio 3-3) mentre il 9 marzo 1975 realizzò il rigore che pareggiò i conti dopo il momentaneo vantaggio di Braglia, Lazio-Napoli 1-1. Nella stagione in cui Chinaglia lasciò la Lazio, 1975-76, il Napoli passò all’Olimpico 1-0 grazie a Boccolini.

Un incontro importante si ebbe il 21 aprile del 1984; i romani, matricola ed in piena lotta per la salvezza, vinsero quella delicata sfida per 3-2. Quella Lazio aveva Chinaglia presidente e rivide in campo, proprio quel giorno, Bruno Giordano, suo fiore all’occhiello, fuori a lungo per infortunio. Il bomber fece esplodere l’Olimpico segnando al 1° minuto ma lo fece mugugnare quando sbagliò un calcio di rigore che pure fu fatto ripetere tre volte. Raddoppiò il danese Laudrup, Dal Fiume accorciò le distanze, di nuovo Laudrup e poi Celestini per un 3-2 che elettrizzò non poco gli spalti.

Maradona segnò all’Olimpico nel primo anno della sua carriera azzurra: 14 ottobre 1984, Lazio-Napoli 1-1, rete di Diego a pareggiare l’autogol di Bruscolotti. La Lazio mancò dalla massima serie per alcuni anni fino alla stagione 1988-89 quando il 19 marzo finì 1-1 con le reti di Neri e Ruben Sosa. Il 30 dicembre 1989 ci fu il sonoro 3-0 inflitto dai romani con doppietta di Amarildo e rete di Pin. Il 1991 sorrise agli azzurri; in aprile, Alemao e Zola firmarono una vittoria azzurra e a dicembre, stagione 1991-92, ci fu il 3-3 che fu una mezza vittoria poiché il Napoli all’80° era sotto 3-1. Queste le reti: Riedle, Ferrara, Riedle e Ruben Sosa su rigore, quindi 3-2 di Blanc all’80° e pari di Zola al 90°.

Non meno rocambolesco il 4-3 del 30 maggio 1993; dopo cinque minuti romani già sul 2-0 con doppietta di Riedle, 2-1 di Zola all’11° e rigore di Signori al 41° per il 3-1 del primo tempo. Francini porta gli azzurri sul 3-2, quattro minuti dopo Winter firma il 4-2 e dopo dieci minuti ancora Zola fissa il risultato sul 4-3. La Lazio di Cragnotti diventò una realtà e per il Napoli furono dolori come il 30 marzo 1994, 3-0, e la stagione successiva, 5-1, mentre Di Matteo diede un dispiacere il 5 maggio 1996, Lazio-Napoli 1-0.

Arriviamo all’era De Laurentiis con la sconfitta per 2-1 (Rocchi, Firmani, Domizzi) che chiuse la stagione 2007-08, poi la vendetta con lo 0-1 grazie al Lavezzi-show che provocò  l’autorete di Siviglia. Quindi il pari dell’aprile 2010, 1-1 Floccari, Hamsik, fino al 2-0 del 14 novembre 2010. Il 7 aprile 2012 finì 3-1 per i padroni di casa; gol di Candreva, illusorio pareggio dell’ex Pandev, eurogol di Mauri prima del 3-1 su rigore firmato da Ledesma.

Pari e patta il 10 febbraio 2013,1-1: padroni di casa avanti con Floccari, pari di Campagnaro a tre minuti dalla fine.

Napoli corsaro la scorsa stagione, 2 dicembre 2013, quando mise sotto una Lazio niente affatto doma. Il primo gol di un ispiratissimo Higuaìn, al 24°, durò però un solo minuto, un’autorete di Berhami ristabilì l’equilibrio prima del nuovo vantaggio di Pandev al 50° dopo un cross del Pipita. Ancora l’argentino al 72°, Keita accorciò le distanze, 3-2, e con la Lazio protesa in avanti un diagonale di Callejòn diede al Napoli il definitivo 4-2.

Antonio Gagliardi   

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