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Torino-Sampdoria 5-1, super Quagliarella: pokerissimo granata a Mihajlovic

TORINO – Una valanga granata si abbatte sulla Sampdoria. Il Torino, trascinato dalla tripletta di un super Quagliarella (un ex), batte 5-1 i blucerchiati e inanella l’ottavo risultato utile consecutivo, confermando di attraversare un momento davvero d’oro. Per Ventura, che infrange il tabù che lo vedeva sempre sconfitto nei quattro precedenti confronti con Mihajlovic, è una giornata da incorniciare e, di questo passo, il suo Torino può concretamente pensare di tornare in lotta per l’Europa League. Le ambizioni Champions della Sampdoria subiscono, invece, una brutta battuta d’arresto sotto gli occhi di Ferrero che, in tribuna, assiste impotente alla debacle dei suoi. La partita, in effetti, è a senso unico fin dalle prime fasi di gioco e anche nella ripresa, quando i blucerchiati provano a scuotersi, le principali occasioni da rete sono tutte di marca granata.

LA LEGGE DELL’EX – Mihajlovic, costretto a fare a meno di Muriel e con Eto’o non ancora al top della condizione, non rinuncia al tridente, con Bergessio ed Eder in appoggio a Okaka. Nel Torino, invece, Martinez viene preferito a Maxi Lopez e Bruno Peres vince il ballottaggio con Molinaro. Nel primo tempo c’è una sola squadra in campo. Il Torino è più corto e aggressivo di fronte ad una Sampdoria lontana dai suoi standard. I granata dominano sulle corsie laterali e sono bravi ad attaccare la profondità. Come nella trasferta di San Siro, però, la gara si sblocca da palla inattiva. Su un calcio d’angolo battuto forte e teso Moretti prolunga verso il secondo palo, dove Quagliarella – perso da De Silvestri – anticipa tutti e trova la deviazione vincente al 16’, ma non esulta per rispetto dei suoi ex tifosi. La partita prende la piega che volevano gi uomini di Ventura, bravi a non concedere spazio alla Sampdoria e abili nel capovolgere l’azione puntando sulla rapidità di Martinez.

PALLE INATTIVE ANCORA LETALI – I presupposti per il raddoppio i granata li creano ancora su calcio d’angolo. Al 29’ Glik ruba il tempo a Silvestre che lo atterra goffamente in area: Giacomelli non ha dubbi e indica il dischetto. Dagli undici metri va Quagliarella: il tiro, potente e preciso, piega le mani di Viviano che aveva intuito l’angolo giusto. I doriani, con Mihajlovic infuriato in panchina, non trovano il bandolo della matassa e continuano a subire le ficcanti ripartenze granata sulle quali potrebbe anche arrivare il terzo gol.

L’INERZIA NON CAMBIA NELLA RIPRESA – In avvio di ripresa Mihajlovic sconfessa le scelte iniziali, togliendo una punta per un centrocampista (entra Duncan al posto di Bergessio). La mossa sembra sortire qualche effetto. I blucerchiati sono più equilibrati con Soriano che si sposta a ridosso dei due attaccanti, ma nonostante il prolungato possesso palla faticano a costruire nitide occasioni da rete. Il Torino, al contrario, affonda con grande facilità tra le maglie di una difesa troppo molle e disattenta. Quagliarella, servito in area da Benassi, ha tutto il tempo per aggiustarsi il pallone e firmare la sua personale tripletta al 65’. Le sorti dell’incontro appaiono segnate, ma le emozioni continuano ad arrivare fino alla fine. C’è gloria anche per Amauri, che si blocca in campionato poco dopo il suo ingresso sul terreno i gioco, e in pieno recupero Peres impreziosisce una prestazione superlativa con il meritato sigillo personale.
FURIA MIHAJLOVIC, ASPETTANDO ETO’O E MURIEL – In mezzo alla due ultime reti granata, l’unico lampo doriano è di Obiang con un tacco sontuoso che beffa Padelli sotto le gambe. In pochi avrebbero immaginato che il confronto tra quelle che arrivavano alla sfida dell’Olimpico come il terzo peggiore attacco (Torino) e la terza migliore difesa (Sampdoria) potesse finire così. Non lo pensava certo Mihajlovic che sicuramente in settimana non farà mancare una pesante strigliata ad una squadra che, in attesa del miglior Eto’o e di Muriel, non può perdere quella fame e quella cattiveria agonistica che l’ha contraddistinta sin qui se vuole guardare davvero lontano. Il Torino, in attesa che riprendano le fatiche di Europa League, invece si gode il momento d’oro e la ritrovata vena realizzativa.

TORINO-SAMPDORIA 5-1 (2-0)
TORINO (3-5-2): Padelli 6; Bovo 6.5, Glik 7, Moretti 6.5; Bruno Peres 7, Gazzi 6, Farnerud 6 (34’st El Kaddouri sv), Benassi 6.5, Darmian 6.5; Martinez 6.5 (12’st Maxi Lopez 6.5), Quagliarella 7.5 (26’st Amauri 6.5). In panchina: Castellazzi, Masiello, Molinaro, Jansson, Silva, Vives. Allenatore: Ventura.
SAMPDORIA (4-3-3): Viviano 5.5; De Silvestri 5, Silvestre 4.5, Romagnoli 5, Regini 4.5; Soriano 5.5 (34’st Krsticic sv), Palombo 5.5, Obiang 6; Bergessio 5 (1’st Duncan 5.5), Okaka 5, Eder 5 (26’st Eto’o 5.5). In panchina: Romero, Frison, Gastaldello, Coda, Marchionni, Correa, Wszolek, Djordjevic. Allenatore: Mihajlovic.
ARBITRO: Giacomelli di Trieste.
RETI: 16′ e 30′ (R) pt Quagliarella; 20’st Quagliarella, 30’st Amauri, 32’st Obiang, 48’st Bruno Peres.
NOTE: pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni, spettatori 30.000. Ammoniti: Gazzi, Silvestre, De Silvestri. Angoli: 7-4 per la Sampdoria. Recupero: 0′; 4′.

Fonte: Repubblica

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