Assalto Napoli: il secondo posto è a -4
I tre punti del Bentegodi mettono di buon umore Benitez, e il secondo posto Champions è sempre più vicino. «Stiamo acquisendo molta fiducia- afferma al termine del match con il Chievo – Adesso vedremo, partita dopo partita, dove possiamo arrivare». Ora la Roma è a soli 4 punti grazie alla terza vittoria consecutiva di cui è stato artefice un super Gabbiadini che ha esaltato il carattere spietato messo in campo dal Napoli: l’ex doriano segna e convince da punta pura.
Ora il secondo posto dista solo quattro punti, giusto credere fino in fondo alla Champions League diretta.Vittoria pesantissima al Bentegodi, la terza consecutiva, il primo filotto utile di questo tipo in campionato. Una giornata pro Napoli: consolidato il terzo posto, adesso sono cinque i punti di vantaggio su Lazio e Samp sconfitte rispettivamente da Cesena e Torino, e accorciate le distanze dalla Roma. Azzurri spietati al punto giusto, capaci di domare la resistenza del Chievo Verona che si conferma come al solito avversario ostico. La squadra di Benitez parte con le marce basse, trova il vantaggio in maniera fortunosa, subisce il pareggio per la clamorosa incertezza di Rafael e stenta fino al nuovo vantaggio di Gabbiadini. Poi però legittima il successo con tante opportunità in ripartenza non sfruttate per il terzo gol. Napoli dai grandi numeri in trasferta: sesto successo esterno e ventuno punti conquistati fuori casa sui 39 totali.
Il vento nuovo. Ok gli acquisti sono giusti. Decisivi gli innesti di gennaio: Strinic costruisce e Gabbiadini finalizza. Il gol vittoria è tutto loro. Mosse giuste sul mercato per rinforzare l’organico, due elementi già pronti e determinanti contro il Chievo. Prestazioni di spessore di entrambi e non solo per l’azione del 2-1. Continuità e qualità, buona intensità e la giusta integrazione nel meccanismo tattico di Benitez, i migliori in campo in assoluto. Il croato è una sentinella di fascia, duro nei contrasti, sempre concentrato e nello stesso tempo con i tempi giusti per l’affondo sulla fascia. Gabbiadini comincia a far vedere i numeri messi in mostra a lungo nella Samp. L’attaccante, schierato a sorpresa da Benitez al posto di Callejon, entra nell’azione del primo gol scattando con lucidità sull’intuizione di Higuain e si muove con maggiore disinvoltura negli schemi di Rafa. Una prestazione più continua rispetto alle precedenti e tante buone giocate, oltre a quella della rete decisiva.
Doppia carambola. Le prime due reti sono frutto di carambole modello flipper, due infortuni difensivi, soprattutto il gol del Chievo, un omaggio di Rafael che aggiunge un altro errore alla serie sfortunata determinando l’autorete di Britos. Il vantaggio Napoli nasce da una verticalizzazione di Higuain per Gabbiadini, il tiro respinto da Bizzarri rimpalla su Cesar e finisce in porta. Poco altro nel primo tempo, la squadra di Maran si propone con ripetuti cross girati in porta senza precisione da Pellissier e Paloschi. Il Napoli crea un’altra solo vera palla gol con Higuain. Partita bloccata a lungo fino alla rete del nuovo vantaggio che permette agli azzurri di sbloccarsi in maniera definitiva.
Incertezze difensive. Non c’è Koulibaly per squalifica al centro della difesa, al suo posto Britos, sfortunato protagonista dell’1-1 del Chievo. Qualche incertezza di troppo della coppia centrale difensiva sulle palle alte con gli attaccanti del Chievo che arrivano spesso prima sul pallone. Funzionano gli esterni: ancora molto positivo Strinic, bene anche Maggio che cresce con il passare dei minuti. Albiol e Britos ballano a tratti anche perché con Jorginho c’è meno filtro in mezzo, l’italo-brasiliano soffre l’aggressività dei centrocampisti gialloblù. David Lopez si batte ma da solo non basta e dopo 20 minuti della ripresa Rafa inserisce Gargano, la mossa giusta per riequilibrare gli azzurri che da quel momento non soffrono più e si rendono pericolosi numerose volte. La conferma dell’indispensabilità dell’uruguaiano per il modulo di Rafa.
Il jolly De Guzman. L’olandese si divora una palla gol clamorosa e manca di lucidità in alcuni ultimi passaggi, aspetti sui quali deve migliorare. Ma il suocontributo è prezioso per legare centrocampo e attacco e contribuire alla fase difensiva: la pedina essenziale per garantire equilibrio di squadra. Non sempre lucido Higuain, sia pure decisivo nell’azione del primo gol, fumoso Mertens, stavolta entra con il piglio giusto in partita anche Hamsik, lo slovacco sacrificato a beneficio di De Guzman proprio per i maggiori equilibri di squadra. Ma nel pomeriggio del Bentegodi qualche difetto passa in secondo piano: vendicata la sconfitta dell’andata, questa volta contro il Chievo la svolta può essere in positivo.
Il Mattino