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Trabzonspor-Napoli, operazione riscatto. Benitez punta tutto su Higuain

chievo-napoli Benitez 2La parola d’ordine nel Napoli è rialzare subito la testa, dopo la malanotte il Palermo e tre giorni passati a fare doverosamente autocritica: lavando con franchezza i panni sporchi in famiglia. Il black-out è stato quasi generale e soprattutto improvviso, per i frastornati calciatori azzurri: lontani parenti della irresistibile armata che aveva iniziato alla grande il 2015, vincendo quattro partite consecutive in campionato e superando anche due turni nella Coppa Italia, con un passo che sembrava  inarrestabile. Sul più bello è giunto invece lo scivolone in Sicilia, che ha prodotto dei danni tutto sommato limitati sulla classifica (almeno per la caccia al secondo posto), ma rischia di avere delle conseguenze peggiori sul morale e la autostima della squadra di Benitez, che ha scoperto bruscamente di essere ancora vulnerabile e fragile. È dunque un bene che il tecnico spagnolo si sia affrettato a fare scattare il campanello di allarme, tenendo il gruppo a rapporto a Castel Volturno. «Intendo trasmettere una precisa identità di gioco ai miei ragazzi, da mettere in pratica sul campo d’accordo con loro. Solamente confrontandoci giorno per giorno possiamo maturare», ha spiegato ieri Rafa a Canal Plus, senza chiudere la porta del dialogo. Prima il bastone e poi la carota. Per ripartire. Si ritorna subito in campo e può essere un bel vantaggio, se il Napoli avrà la forza per voltare rapidamente pagina. In Europa League, dopo la sosta invernale, gli azzurri ripartono in Turchia dai sedicesimi di finale, con l’infuocata trasferta di domani sera sul campo del Trabzonspor. Rafa è stato molto chiaro con i suoi giocatori: si aspetta immediatamente una reazione di orgoglio, per dimenticare Palermo e fare in modo che la squadra ritrovi il sorriso, ricominciando la striscia positiva interrotta in Sicilia. Il passaggio del turno (il ritorno al San Paolo il 26 febbraio) è alla portata di Higuain e compagni e non dovrà essere fallito. Tocca all’attaccante (squalificato per il Sassuolo) guidare i compagni nella delicata sfida di Coppa. L’argentino sarà di sicuro titolare, al di là dell’abituale e massiccio turn over. Koulibaly, Ghoulam, Gargano, Inler, Mertens e Gabbiadini sono pronti al rientro, col probabile sorpasso tra i pali di Andujar sullo scosso Rafael, a cui farà bene riordinare le idee. Servono entusiasmo e serenità, e il discorso non vale solo per il discusso portiere brasiliano: ma per l’intero gruppo. Benitez ci crede, anche in vista del campionato. «Se manteniamo la nostra spinta attuale, cancellando gli errori di sabato, avremo delle ottime chance di riacciuffare il secondo posto. Molto dipenderà dal cammino della Roma: in caso di loro ulteriori passi falsi, infatti, noi saremo pronti a approfittarne». Non basta l’incidente di percorso con il Palermo per rovinare i piani del tecnico spagnolo, sicuro di essere sulla strada giusta per portare a buon fine il suo progetto. «Quando lascerò Napoli, che sia tra un anno oppure tra cinque, voglio che la squadra sia più matura, specialmente a livello europeo, con una rosa adatta a affrontare tutte le sfide che si presenteranno». Con o senza di lui, però, non è dato di sapere. Rafa sul futuro non si sbilancia. «Ne riparlerò non prima della fine della stagione: ora preferisco restare concentrato sul presente e sui prossimi impegni che ci aspettano. Con la società e i giocatori c’è un ottimo rapporto, ci sarà tempo per discutere di queste tematiche». Adesso conta di più ripartire da Trebisonda, puntando sull’orgoglio del gruppo e soprattutto di Higuain, che ha già segnato in Champions e nel girone di Europa League. Il palcoscenico internazionale l’esalta. Tocca a lui guidare i compagni al riscatto e alla qualificazione.

La Repubblica

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