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Milan, Inzaghi: “Sento la fiducia della società, ma ora occorre vincere”

MILANO – Filippo Inzaghi sente ancora la fiducia dell’ambiente, ma dopo il deludente pareggio interno con l’Empoli si mostra consapevole che solo il ritorno alla vittoria può riportare un pizzico di tranquillità in casa rossonera. E nella sfida con il Cesena i tre punti sono l’unico obiettivo da perseguire: “Esonero? Ho un contratto, so la stima che hanno i dirigenti nei miei confronti e non ci penso. Dovevamo fare di più in questo mese e mezzo e me ne assumo le responsabilità. Però quando perdi 13-14 giocatori, credo che sia normale avere un calo. Non abbiamo avuto modo di dare continuità alla formazione. Quando si vince è normale che non si cambi, ma ci sono state squalifiche e infortuni che hanno colpito la nostra identità. Adesso, che abbiamo più giocatori disponibili, non deve accadere più”.

“PIU’ DEL MODULO, SERVONO VOGLIA E DEDIZIONE” – Inzaghi, comunque, cerca di fare da scudo attorno a staff e squadra: “Non credo che sia giusto che ci siano delle critiche dirette al lavoro che svolgiamo. Noi abbiamo delle telecamere che riprendono gli allenamenti e siamo pronti ad aprire le porte di Milanello per far vedere ai giornalisti come lavoriamo”. Ma il tecnico rossonero non gradisce presunti ‘spifferi’ usciti dal “tempio” milanista, destinatari alcuni giornali e alcune tv. Lampante l’esempio della notizia del cambio di modulo (4-3-1-2), provato in gran segreto in settimana: “Mi dispiace che si possa dire che si cambi sistema. Sono cose che dobbiamo preparare qui, ma è sempre stato così e non penso che sia un problema. Non so da dove vengano fuori queste cose. Al di là del modulo, importanti sono la voglia e la dedizione al sacrificio. Domattina deciderò la formazione e manderò in campo la squadra nel modo che ritengo ideale per quelle che sono le caratteristiche dei giocatori”.

“BERLUSCONI E GALLIANI CREDONO IN ME” – Domani arriva il Cesena a San Siro, ormai terra di conquista per molte squadre. Un aspetto che non piace affatto a Inzaghi, che però riconosce l’esistenza di difficoltà ambientali: “Giocare a San Siro, soprattutto quando le cose non vanno bene, non è facile. I tifosi sono stati pazienti e bravi e noi dovremo essere altrettanto bravi a mettere in campo quello che facciamo in allenamento. La miglior medicina è la vittoria. I tifosi non vengono allo stadio, ma basterebbe poco per riconquistarli”.

“LE GRANDI VINCONO ANCHE GIOCANDO MALE” – Lo stesso tecnico sembra aver capito quale sia quel passo da fare, utile per invertire la tendenza negativa: “La cosa dove dobbiamo migliorare è vincere le partite dove non giochiamo bene. Quando abbiamo giocato male non abbiamo mai vinto. Dobbiamo fare questo salto, che è proprio delle grandi squadre. Ci servirebbe per crescere”. Il rapporto con Berlusconi e la società, per ora, appare saldo: “Il presidente e Galliani mi stanno sempre vicini. Loro credono in me e nel mio lavoro. Berlusconi è la nostra forza e lo ringrazio per la sua vicinanza”.

Milan

serie A
Protagonisti:
filippo inzaghi
Fonte: Repubblica

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