LE ALTRE DI A

Parma, finalmente si gioca. Donadoni: ”Faremo il nostro dovere, ma questi mesi ci hanno segnato”

PARMA – Per almeno 90 minuti a Parma si parlerà solo di calcio giocato. Nella giornata cruciale di venerdì, infatti, l’assemblea di Lega e il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, hanno dato il via libera al decreto ‘Salva Parma’, che dovrebbe garantire il normale svolgimento del campionato fino all’ultima giornata. Dopo i rinvii delle gare contro Udinese e Genoa, i gialloblù scenderanno dunque regolarmente in campo domenica pomeriggio al Tardini contro l’Atalanta. Donadoni assicura il massimo impegno della squadra: ”Andiamo avanti giorno dopo giorno, questa è una situazione dove non si ha la capacità di pensare più in là, però abbiamo sempre cercato di allenarci e di fare il nostro dovere”.

GIOCATORI NON SONO ROBOT” – Si gioca, ma bisognerà vedere con quale spirito scenderanno in campo i giocatori, la cui professionalità fin qui non è mai mancata nonostante le mille difficoltà. Donadoni ammette che dal punto di vista psicologico non sarà semplice: ”Mettere in campo una squadra non vuol dire schierare 23 robot, i giocatori sono persone che hanno sentimenti ed emozioni. Quello che è accaduto in questi mesi ci ha messo in difficoltà, non è facile per i giocatori andare in campo e dare il meglio, perché c’è una componente psicologica che crea difficoltà. Il Parma non sta beneficiando di niente: è in una situazione drammatica dalla quale sta cercando di venir fuori con i mezzi che sono possibili. Poi, però, bisogna far sì che il sistema non porti più a situazioni come queste”.

“CAMBIARE LE NORME” – Il discorso poi passa alle vicende extra-calcistiche. Donadoni (forse l’unico) cerca di dare quel pizzico di fiducia a Manenti, che ormai sembra non avete più nessuno: ”E’ ingiusto dire del presidente ciò che si dice, ha ancora una possibilità di ‘redimersi’: presentarsi prima della scadenza (il 19 marzo, ndr) e dimostrare quello che può fare. E’ a monte che certe cose non devono accadere”. L’ex ct della Nazionale, infine, si dice sicuro che il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, “vuole fare qualcosa di concreto e noi, a fronte di questo, domenica andremo in campo e giocheremo volentieri, sapendo che non cambierà niente in merito agli stipendi. Se una persona però ha guadagnato tanti soldi nella vita è perchè li ha meritati e deve avere gli stessi diritti di qualsiasi altro lavoratore”.

LUCARELLI: “MAI PIU’ CASI SIMILI” – Capitano in campo e portavoce dei giocatori, anche Alessandro Lucarelli ha commentato le decisioni prese nella giornata di venerdì: ”Abbiamo detto a Tavecchio di cambiare le norme federali che hanno portato il Parma a trovarsi in queste condizioni, abbiamo indicato i 3-4 punti da cambiare assolutamente, lui si è fatto garante di tutto, ma poi poi devono essere le società, dalla A alla Lega Pro, e le istituzioni a cambiare le norme. L’obiettivo è sfruttare il caso Parma per evitare che in futuro ci siano altre figuracce del genere. Se pensavamo agli stipendi non iniziavamo neanche il campionato, siamo gli unici a giocare gratis, l’ultimo stipendio che abbiamo preso è stato quello di luglio. Lunedì ci sarà un’assemblea Aic con tutti i capitani, chiedo il sostengo di tutti per evitare che in un calcio dove girano svariati milioni di euro, possano succedere cose del genere, dove poi l’unica sanzione, se non paghi gli stipendi, sono le penalizzazioni che vanno a colpire chi già gioca gratis”. Domenica però si penderà solo al campo: ”Ci siamo allenati, non abbiamo giocato, ma abbiamo continuato a lavorare, mi auguro che le condizioni fisiche siano buone, su quelle mentali non garantisco perché ne stiamo vedendo di tutti i colori, ma noi faremo il possibile a anche di più”, ha concluso il capitano gialloblù.

I SOLDI DALLE MULTE – Dunque il Parma giocherà tutte le partite fino alla fine del campionato grazie al decreto promosso dall’assemblea straordinaria di Lega. Decisivo il fondo di circa 5 milioni derivante dal fondo multe e stanziato dalla Figc, come ha spiegato il presidente Tavecchio, per garantire così la regolarità del campionato. Da verificare però la situazione dei calciatori, ancora senza stipendio dallo scorso luglio. Come ha confermato Alessandro Lucarelli, sarà decisivo l’incontro di lunedì con i vertici dell’Associazioni Italiana Calciatori. Mentre per salvare il club da fallimento c’è tempo fino al 19 marzo, ma ai presunti soldi di Manenti ormai non crede più nessuno.

LE REAZIONI: “CAMPIONATO FALSATO” – Nonostante una soluzione sia stata trovata per fare giocare il Parma, gli allenatori della Serie A non sono così convinti sulla regolarità del campionato. Da Napoli, Benitez esprime il desiderio che non ci siano più casi simili: “Non ho mai visto una situazione come quella del Parma. Mi dispiace tanto per i molti professionisti che ci lavorano. Ma penso che possa anche essere un’opportunità e un esempio per far sì che non accada mai più in futuro. Può essere un aiuto per il calcio italiano”. Gli fa eco Stramaccioni: “C’è la massima solidarietà per i calciatori del Parma. Il nostro capitano è sempre in contatto con Tommasi e con i giocatori gialloblù. L’Udinese ha dimostrato completa vicinanza alla loro situazione, in particolar modo accettando il rinvio della gara”. Duro il commento, invece, di Gasperini: ”Campionato falsato? Direi di sì. E’ una cosa che va a discapito di tutti, non è una situazione normale né regolare e non lo sarà da qui in poi. Si cerca di tamponare in qualche modo, speriamo nel modo meno dannoso possibile. Quella attuale è chiaramente una situazione nella quale non si doveva arrivare in un campionato di serie A di interesse mondiale”, dice il tecnico del Genoa, a cui evidentemente non è piaciuto il rinvio della sfida di domenica scorsa a Marassi: ”Da noi si poteva giocare, ma ormai è così e ci adeguiamo e aspettiamo il recupero”.

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui