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Udinese, Stramaccioni: ”Orgoglioso e pronto ad aprire un ciclo”

UDINE – Andrea Stramaccioni analizza la stagione della sua Udinese. Patron Pozzo parla di anno di transizione, il tecnico bianconero condivide e torna indietro di qualche mese per spiegare quali erano le ambizioni pre-campionato.

“ALTI E BASSI SONO NORMALI” – “Credo sia normale che una squadra giovane come l’Udinese attraversi alti e bassi, succede anche ad altri club di Serie A – dice Stramaccioni ai microfoni di Sky -. Ora abbiamo ritrovato la continuità che avevamo a inizio stagione con i rientri di giocatori importanti. Abbiamo 33 punti e una gara da recuperare con il Parma. Ci sono le basi per fare un buon finale di campionato e divertirci un po’”.

“QUESTO ERA L’ANNO ZERO” – “Quando ci siamo conosciuti, la famiglia Pozzo è stata molto chiara – spiega il tecnico -. Questo per noi doveva essere l’anno zero che ci deve portare a una ricostruzione importante, dopo un ciclo eccezionale. Il tutto coincide con questo gioiello di stadio che sta nascendo, stiamo mettendo le basi per un nuovo ciclo e io sono orgoglioso di essere l’allenatore di questa Udinese. Ho un altro anno di contratto e sono felice di avere la fiducia della famiglia Pozzo. Lo stadio per noi è importante, non serve un impianto da 50-60 mila spettatori, ma uno a misura Udinese, quest’anno siamo stati penalizzati da questo punto di vista a causa dei lavori, ma la società e le istituzioni ci hanno visto lungo e i benefici arriveranno in futuro”.

“SERVONO LE SQUADRE B” – Nella sua Udinese uno degli uomini determinanti resta Totò Di Natale. Lui e il veronese Luca Toni, nonostante l’età sono gli attaccanti italiani più prolifici. “Credo che uno dei problemi del nostro calcio, siano i settori giovanili, serve una riforma e servirebbero anche le squadre B che per me sono importantissime per ridurre il gap che c’è tra prima squadra e Primavera. Non è un caso che molti giovani italiani abbiano dovuto fare la gavetta nei campionati minori prima di arrivare in al successo. In altre nazioni non funziona così e questo ci fa essere in ritardo rispetto ad altre nazionali”. Uno degli argomenti del momento è quello degli oriundi in Nazionale, Mancini non è d’accordo, Conte va avanti per la sua strada. “Credo che il discorso di Mancini sia quasi di cuore e di appartenenza, ma ci sono regole ben precise e anche nella storia del nostro calcio ci sono sempre stati giocatori oriundi. Credo che seguire le regole sia la cosa più giusta, poi la valutazione tecnica spetta a Conte e nessuno meglio di lui sa di cosa ha bisogno la Nazionale”.

POZZO: “PUNTIAMO MOLTO SU NUOVO STADIO” – A proposito di stadio, il nuovo Friuli sta per arrivare e Gianpaolo Pozzo non vede l’ora di dare un impianto nuovo, moderno e accogliente alla sua Udinese. Il patron del club bianconero segue con attenzione i lavori ed è soddisfatto: “per superare la parte burocratica ci abbiamo messo 10 anni, adesso in un anno concluderemo i lavori”. Per quanto riguarda la squadra, Pozzo definisce la stagione attuale “un anno di transizione, stiamo lavorando per rendere l’Udinese sempre più competitiva – assicura ai microfoni di Sky Sport 24 -. Qui siamo in provincia e abbiamo fatto questo investimento dello stadio per crescere e diventare una società meno provinciale, con fatturati più importanti e che quindi abbia la possibilità di mantenere la struttura della squadra a un livello superiore. Qui ogni anno va via un pezzo importante e la sostituzione non sempre può essere immediata perché i giocatori hanno anche bisogno di ambientarsi. Noi per un problema di bilancio dobbiamo fare plusvalenze. Ora, però, ci aspettiamo grandi risultati dallo stadio nuovo, è importante che la squadra coinvolga i tifosi che nel nuovo stadio saranno vicini al campo e questo aiuterà a creare l’entusiasmo giusto quando si gioca in casa”.

“STRAMA GIOVANE E PROSEGUIAMO COSI’” – Dopo il lungo ciclo Guidolin, in panchina Andrea Stramaccioni. “Abbiamo scelto un tecnico giovane e in futuro proseguiremo su questa linea – spiega Pozzo -, perché siamo una società che lavora con i giovani e avremo sempre allenatori che sposano questa nostra filosofia. Siamo contenti del lavoro che sta facendo Stramaccioni, ma anche lui ha bisogno di conoscere bene il nostro metodo di lavoro che è diverso rispetto a quello delle altre società”. Come al solito i giocatori dell’Udinese sono al centro delle voci di mercato, si parla tanto di Allan che piace tanto all’Inter di Mancini. “Sta facendo molto bene, così come Heurtaux – ammette Pozzo -, ma ci sono altri giocatori interessanti che non sono ancora esplosi”.

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Protagonisti:
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gianpaolo pozzo
Fonte: Repubblica

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