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Lucariello: “A Platini fischieranno ancora le orecchie!”

lucarielloGianfranco Lucariello, giornalista, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “A Platini fischieranno ancora le orecchie per la furibonda reazione di De Laurentiis alla svista arbitrale che in realtà ha finito per determinare il risultato a favore della squadra ucraina, che adesso con il gol in fuorigioco segnato al San Paolo ritiene già di trovarsi in finale. Beh, c’è anche chi sostiene che il Napoli non può attaccarsi ad un particolare del genere, sebbene importantissimo, anziché rimproverare a se stesso di non aver battuto il Dnipro come doveva e poteva. Anche questo è vero, e se un appunto deve elevarsi sulla prestazione degli azzurri, riguarda gli errori in zona gol, soprattutto nel momento in cui la squadra ha mostrato più incisività lì davanti, cioè nel secondo tempo, quando si sono rotti gli indugi, abbandonando gli eccessi di un inutile possesso palla che nella prima parte aveva prodotto ben poco, quasi nulla. Ebbene una tiratina d’orecchi qualcuno in prima linea la merita davvero: Callejon innanzitutto ma anche e soprattutto il Pipita che si è trovato tra i piedi un pallone d’oro, in uno dei pochissimi momenti in cui la stretta avversaria si era allentata sotto la pressione a testa bassa del Napoli: Gonzalo e la porta, con Boyko qualche passo più avanti. Beh, il Pipita ha pensato in una frazione di secondo di scavalcarlo con un preziosissimo ed elegante pallonetto ed ha sbagliato, anziché bombardarlo con la forza e la potenza incredibile che si ritrova. Chissà cosa gli era passato per la testa in quell’incredibile attimo. Non avrà mica pensato a Messi e ai suoi numeri di altissimo livello? Mah, fatto sta che si sarà mangiato le mani e noi tutti al San Paolo con lui. Naturalmente non è affatto il caso di farglielo pesare, in senso sbagliato. Il Pipita per come è fatto l’errore se lo porterà dentro, speriamo fino alla semifinale di ritorno: il ricordo del gol-pallonetto mancato gli brucerà ancora dentro al punto da caricarlo in maniera furibonda: toccherà a lui portare il Napoli in finale. Quello che serve per lottare contro tutto e contro tutti, arbitri e guardalinee compresi”.

 

 

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!