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Mirante para tutto. Il Napoli e Higuain perdono la testa

Parma-Napoli HiguainChe delusione questo Napoli! Frena, nuovamente, dopo la mazzata di Empoli. Se la cava con un pareggio, stavolta, che non serve però a cancellare l’amarezza per un’altra delle occasioni perdute. Nelle ultime sette trasferte, il collettivo napoletano ha rimediato 5 sconfitte, un pareggio ed una vittoria. Un bilancio che spiega il motivo per cui Lazio e Roma continuano a controllare la classifica, pur avendo perso entrambe rispettivamente contro Inter e Milan. Onore al Parma, comunque, che nonostante non abbia più nulla da chiedere a questo campionato, sta difendendo con orgoglio la sua storia. È finita in pareggio, ma ai punti, probabilmente, avrebbe vinto il Napoli che, soltanto nel secondo tempo, ha creato sei palle gol pulite. Ma sulla strada di Higuain e Gabbiadini s’è piantato Antonio Mirante, napoletano di Castellamare di Stabia e portiere del Parma. I suoi prodigi hanno impedito agli attaccanti azzurri di chiudere la partita e avvicinarsi ancora di più alla zona Champions.
SENZ’ANIMA Così s’è presentato il Napoli quando Giacomelli ha fischiato l’inizio della contesa. Benitez ha provveduto al turnover annunciato, lasciando fuori Higuain, Callejon, Britos, Ghoulam, Maggio e David Lopez. La differenza s’è vista, eccome. Il Parma s’è imposto a centrocampo dove Jorquera e Mauri hanno elevato la qualità del gioco gialloblù, mentre Gabbiadini e Mertens hanno avuto pochi spazi per incidere sulle fasce. Al centro dell’attacco, Zapata l’ha messa spesso sulla fisicità, perdendo il confronto col duo Mendes-Feddal. Così, ha impiegato appena 9 minuti, il Parma, per andare in gol. L’azione da calcio d’angolo trova impreparato Andujar, la cui uscita è a farfalle. Un errore incredibile che consegna il pallone sul destro di Palladino, il quale brucia Koulibaly, e realizza il vantaggio. Il Napoli sembra un pugile all’angolo, incapace di costruire uno straccio di azione, ma trova il pareggio in maniera fortunosa, con Mendes sulla linea di porta che manca la respinta sul diagonale di Gabbiadini (28’). Resa del Parma? Macché, neanche a parlarne, perché in campo Palladino e Jorquera continuano a trascinare i compagni, nessuno ha voglia di regalare nulla. Anzi, quando Jorquera indovina la punizione vincente, con evidente responsabilità di Andujar, sul Napoli cala nuovamente la notte.
METAMORFOSI Quella napoletana avviene nel secondo tempo, quando Benitez si rende conto che senza i titolari difficilmente l’avrebbe rimesso a posto il risultato. Allora, in avvio, cala i suoi assi: dentro Callejon e Higuain per Zapata e Gargano. Ed è tutt’altro Napoli, il Parma praticamente scompare, rintanandosi nella propria metà campo a difesa del vantaggio. La pressione degli avversari, però, produce soltanto, al 27’, il pareggio di Mertens che approfittando di una dormita di Cassani, infila l’angolino più lontano della porta difesa da Mirante. Ed è da quel momento che il portiere del Parma decide di diventare protagonista del Tardini. Fino al termine della gara, sarà lotta aperta tra lui e gli attaccanti napoletani, una sfida che alla fine lo vedrà vincitore e soddisfatto, nonostante gli insulti che gli sono stati rivolti da Higuain e compagni, reo secondo loro di aver ostacolato la vittoria del Napoli. Una vergogna, alla quale il portiere ha saputo opporsi con l’orgoglio di chi crede ancora in un calcio pulito.

La Gazzetta dello Sport

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