PIANETA CALCIO

Sonia Pessotto: “C’ero, Belloli ha detto proprio 4 lesbiche”

“Io c’ero: quella frase sulle ‘quattro lesbiche’ Belloli l’ha detta. Ora si deve dimettere da presidente della Lega Dilettanti”. Sonia Pessotto, ex calciatrice e consigliere del dipartimento calcio femminile della Figc, conferma all’Ansa le frasi attribuite a Belloli da
un verbale di riunione. In una dichiarazione alla stessa Agenzia, lo stesso Belloli aveva negato di aver mai detto quelle parole.
“Non ho avuto modo di reagire” – “Quella frase l’ho sentita e sono rimasta scioccata, non ho avuto modo di reagire. Mi sono sentita denigrata come donna e calciatrice – aggiunge – non si può sempre parlare di dare i soldi a quattro lesbiche”. La discussione poi è andata avanti, si parlava di finanziamenti. “Ripeto, sono rimasta scioccata, nessuno ha avuto la prontezza di reagire. Mi sono sentita denigrata come donna e come calciatrice indipendentemente dalle scelte sessuali. In un contesto simile non ci si deve permettere di dare giudizi che non c’entrano nulla con quello di cu si sta parlando. Ora Belloli, si deve dimettere”.

La politica di Belloli –
La Pessotto quindi critica la politica del n°1 della Lega Dilettanti. “Nonostante le gaffe in cui è incorso anche Tavecchio, dalla precedente gestione c’era stata un tentativo di apertura. Poi c’è stato il cambiamento ai vertici con le dimissioni di Abete ma si lavorava nella direzione di promuovere il calcio femminile, dandogli visibilità e anche un contributo per il settore giovanile e delle agevolazioni per l’iscrizione ai campionati. La gestione Tavecchio aveva in un certo modo avviato un certo tipo di discorso, Belloli la prima cosa che ha detto è che ‘non ci sono i soldi’ e non ha nemmeno tentato di capire cosa fosse il movimento”.

“Ecco perché deve dimettersi” – “Dovrebbe dimettersi – insiste la Pessotto – considerando anche una serie di atteggiamenti che ha avuto, come quando all’assemblea dei presidenti di calcio femminile non si è presentato nemmeno per dire ‘buongiorno’ o ‘buonasera’ e dire ‘sono il candidato unico alla presidenza’. Si è permesso di snobbarci. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. O si dimette o lo faccio io – conclude – Ho cercato di farmi eleggere perché credo nel movimento, essendo stata anche ex calciatrice e dirigente. Volevo muovere le cose dall’interno ma di fronte a un atteggiamento del genere c’è poco da muovere”.


Valentina Vezzali: “Basta con questi dirigenti” –
La supercampionessa di scherma e deputata di Scelta Civica Valentina Vezzali attacca Belloli: “Lo sport italiano non può più permettersi dirigenti che si lasciano andare a frasi e commenti discriminatori, che denotano un atteggiamento incompatibile con i valori sani che lo sport deve, invece, trasmettere”. Non sono mancate negli ultimi tempi espressioni offensive pronunciate dai vertici dello sport: “Purtroppo non è la prima volta. E’ l’ora della serietà e della severità. Auspichiamo – aggiunge la Vezzali – che i vertici federali seguano con grande attenzione la vicenda delle frasi di Belloli, assumendo con sollecitudine, se queste parole dovessero essere dimostrate, i provvedimenti del caso. Le sole scuse non sarebbero sufficienti”. Fonte: SkySport

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