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Zaaccaria: “Quando finirà questo strazio?”

zaccaria2Mario Zaccaria, giornalista, giornalista, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “Ma quando finirà questo strazio? Non vedo l’ora che passino questi 180 minuti che ci separano dalla fine del campionato. Poi tutti al mare, finalmente. Vada come vada, non se ne può più. Vedere spettacoli come quello che il Napoli ha offerto con il Cesena (soprattutto nel primo tempo) fa davvero male. Una squadra senza capo né coda, una banda che non sa suonare. Il Cesena, dico il Cesena, cioè una squadra già retrocessa, che domina per quasi tutta la prima frazione di gioco, la squadra di Benitez malconcia e debolissima in difesa, Higuain ed Insigne a stabulare in panchina. Se non fosse stato per un indiavolato Mertens il Napoli, quasi sicuramente, non sarebbe riuscito neppure a vincere, abbandonando così, prima ancora del rush finale, ogni speranza di qualificarsi per la Champions League. Il problema, comunque, è che per raggiungere questo traguardo sarà necessario vincere con la Lazio e, forse (dipenderà dal risultato del derby di Roma) anche con la Juventus a Torino. Bisogna fare uno sforzo per immaginare che la squadra ‘ammirata’ ieri sera al San Paolo possa essere capace di fare sei punti nelle prossime due partite. Quel che colpisce negativamente di questa squadra è la quasi assoluta mancanza di rabbia agonistica. Contro il Cesena, in una gara da vincere assolutamente, ci si sarebbe aspettato un atteggiamento aggressivo, una prestazione vibrante, con gli azzurri agguerriti, arrabbiati, irruenti. Invece abbiamo visto la solita squadra molle, senza animosità, tic-toc, io la passo a te, tu la passi a me. E veniamo alla difesa. Prendere gol come quelli segnati da Defrel significa che il Napoli è esposto in qualsiasi momento di qualsiasi partita e che il peggio può sempre accadere. È un reparto che andrà completamente rifondato nella prossima campagna acquisti, indipendentemente da come si chiuderà questa stagione. Poi c’è il capitolo-Benitez che merita un discorso a parte. Il fatto che l’allenatore, a due giornate dalla fine del campionato, non abbia ancora fatto sapere se ha deciso di rimanere ancora a Napoli o di andar via è di estrema gravità. La speranza è che, quantomeno, abbia reso nota la sua decisione al presidente, in modo da dargli il tempo di intervenire tempestivamente sul mercato. Se soltanto a campionato finito comunicasse la sua decisione e se questa decisione fosse quella di tornarsene a Liverpool, Benitez avrebbe fatto perdere tempo prezioso alla società che gli paga lo stipendio. Sotto questo punto di vista la pazienza è giunta ormai al limite. Davvero non se ne può più. Sembra di assistere alla riedizione della telenovela già vissuta due anni fa con Walter Mazzarri. E prima devo parlare con il manager e poi devo parlare con la famiglia, e prima c’è l’Europa League e poi c’è il campionato. Insomma, caro Benitez, basta! Facci sapere subito che cosa vuoi fare e se te ne vuoi tornare a Liverpool, arrivederci e grazie. Ognuno per la sua strada, senza troppi rimpianti e senza rancore”.

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!