L’EDITORIALE – Addio Rafa, non ci mancherai…

Trentasette punti persi in campionato contro le squadre di seconda fascia, di cui ben tredici sciupati tra le mura amiche. Subito estromessi al preliminare di Champions dall’Atletico Bilbao, avversario non irresistibile. Sbattuti fuori dalle semifinali di Europa League dal Dnipro. In coppa Italia la Lazio ha fatto la voce grossa al San Paolo ed ha guadagnato la finale beffando il solito svagato Napoli. Numeri negativi in campionato ed esiti avvilenti nelle varie coppe, eppure c’è chi già rimpiange l’addio di Benitez. Un allenatore certamente dal curriculum prestigioso, ma che soprattutto quest’anno a Napoli ha mostrato gravi pecche sia caratteriali che tecnico-tattiche collezionando più delusioni che successi.

Molti hanno accusato il presidente De Laurentiis di non aver consegnato una rosa adeguata al mister spagnolo. Lo abbiamo scritto anche noi ad agosto che il mercato del Napoli ci era sembrato avvilente. Rafa, in vero, non solo ha avallato la campagna acquisti di Bigon e soci, ma l’ha addirittura esaltata, affermando che la squadra si fosse rinforzata molto rispetto all’anno precedente. Queste dichiarazioni lo hanno reso complice del presidente, ugualmente responsabile come il tecnico spagnolo del fallimento sportivo di quest’anno. Benitez ci ha messo molto del suo in estate, pretendendo le cessione di giocatori che si erano rivelati preziosi negli anni come Bherami, Dzemaili, Pandev e un ristabilito Fernandez, sostituendoli con i vari David Lopez, De Guzman, Michu e Koulibaly. Non proprio degli affari, insomma…

Il Napoli ha denunciato fin dall’inizio del campionato, ovvero dalla partita contro il Chievo fino alla recente partita col Cesena, le solite gravi deficienze, mai corrette. Approccio svagato e apatico, scarsa intensità e grave insolenza di alcuni tra i giocatori più rappresentativi. Chi è che deve motivare il gruppo se non il proprio allenatore?

A condizionare l’esito di tanti match, a sgretolare le certezze di alcuni calciatori e la compattezza tecnico-tattica della squadra hanno contribuito i tanti, troppi cambi di formazione da una settimana all’altra decisi da Benitez in gare anche importantissime. Anche la lettura di certe partite ci ha lasciati sconcertati con sostituzioni inspiegabili, con un assolutismo tattico senza logica: quasi mai il mister si è discostato dal suo 4231 (provando solo ad Empoli e a Kiev a modificare l’assetto), costringendo molti giocatori, in taluni casi, ad agire fuori ruolo.

Il balletto mediatico di Benitez del ‘resto o non resto’ ha poi destabilizzato l’ambiente, contribuendo a montare un’atmosfera di incertezza e smobilitazione che non ha fatto bene a squadra, stampa e tifosi.

Il colpo da maestro lo ha poi sferrato quando ha imposto a De Laurentiis di annullare un ritiro che invece aveva prodotto risultati miracolosi sulla squadra, minacciando le proprie dimissioni.

Sta, dunque, per chiudersi il ciclo di Benitez, a Napoli dopo un biennio con più ombre che luci. La sua decisione di lasciare il club azzurro, mai ufficializzata, ma conosciuta dal presidente fin da gennaio al di là di quello che si è detto finora, è stata ispirata anche dalla famiglia, che non ha mai gradito di vivere a Napoli. La lontananza da moglie e figlie, ha sicuramente avuto il suo peso, tuttavia il tecnico spagnolo non ha mai trovato un vero feeling col calcio italiano (come dargli torto?), dal quale scappò, già qualche anno fa, dopo sei mesi di tribolata permanenza sulla panchina dell’Inter.

Tra meno di due settimane Benitez saluterà i tifosi azzurri e al suo posto dovrebbe essere Mihajlovic a sedere sulla panca del Napoli. Chi potrebbe essere, invece, il successore ideale del tecnico madrileno? Non farò un nome, auspicherei  però un tecnico elastico tatticamente, che non si mostri accondiscendente sul rafforzamento della squadra e soprattutto che apprezzi la realtà partenopea e desideri veramente allenare il Napoli. Potrà rappresentare tutto ciò Sinisa? Difficile…

I PUNTI PERSI DAL NAPOLI:

2a giornata: NAPOLI-CHIEVO 0-1

3a giornata: UDINESE-NAPOLI 1-0

4a giornata: NAPOLI-PALERMO 3-3 (da 2-0)

7a giornata: INTER-NAPOLI 2-2 (0-1 al 79esimo e 1-2 al 90esimo)

9a giornata: ATALANTA-NAPOLI 1-1

10a giornata: NAPOLI-CAGLIARI 3-3 (da 2-0)

14a giornata: NAPOLI-EMPOLI 2-2

15a giornata: Milan-Napoli 2-0

23a giornata: PALERMO-NAPOLI 3-1

26a giornata: NAPOLI-INTER 2-2 (da 2-0)

27a giornata: VERONA-NAPOLI 2-0

28a giornata: NAPOLI-ATALANTA 1-1

33a giornata: EMPOLI-NAPOLI 4-2

35a giornata PARMA-NAPOLI 2-2