AMARCORD – Napoli-Lazio, l’aquila non vola al San Paolo
Il San Paolo per l’ultima giornata di campionato pare essersi trasformato in uno scalo internazionale: Benitez è già (da tempo) decollato in direzione Madrid e, oltre lui, diversi giocatori saluteranno Napoli; gli azzurri giocano per prendere il volo per l’Europa che conta, in attesa di sapere se il prossimo coach atterrerà da Genova o Firenze (Mihajlovic, Montella) oppure dall’estero (Klopp, Emery).
Di sicuro al San Paolo c’è l’atterraggio della Lazio che punta allo stesso obiettivo del Napoli: accomodarsi in sala d’attesa per destinazioni più esclusive.
L’aquila è il simbolo della Lazio che al San Paolo non vola dal 2009, anno dell’ultimo successo dei capitolini che vinsero 0-2 con la doppietta di Rocchi.
Napoli-Lazio nella stagione 2010-11 si disputò alle 12.30 e con il raddoppio di Dias al 56°, dopo il vantaggio di Mauri, i giochi sembravano fatti. Ma nel Napoli si mosse qualcosa che provocò il gol di Dossena e l’immediato pareggio di Cavani cosicché nel giro di sei minuti si arrivò al due pari. E le emozioni non finirono perché un gol fantasma della Lazio, palla contro la parte inferiore della traversa e caduta oltre la linea di porta, fu compensato dalla sfortunata autorete di Aronica che riportò avanti i biancocelesti. Tutto da rifare ma Cavani si caricò il ciuccio sulle spalle e su rigore al 80° e con un pallonetto velenoso all’87° ribaltò il risultato dando la vittoria al Napoli. L’uruguagio fu decisivo anche nella stagione successiva; Lazio stesa 3-0 con un’altra delle sue numerose triplette.
Una sola rete ma emozioni ben diverse nel Napoli-Lazio nell’aprile 1990; 1-0, colpo di testa vincente di Baroni che cucì il secondo scudetto sulle maglie azzurre.
Emozionante ma inutile il 3-0 in Coppa Italia con cui il Napoli sfiorò l’impresa di ribaltare lo 0-4 dell’Olimpico. Azzurri guidati da Mazzone, correva l’anno 1998, quello dei quattro mister avvicendatisi in uno dei più periodi bui nella storia del Napoli. Anche quest’anno scontro in Coppa Italia e Napoli eliminato in semifinale al San Paolo dal gol di Lulic, 0-1.
Cardiopalmo anche il 20 gennaio 2008 quando Hamsik portò in vantaggio il Napoli al 5° minuto e poi riequilibrò le sorti siglando il 2-2 al 94°; per la Lazio pari di Ledesma e vantaggio di Pandev. Lazio vittoriosa in rimonta, da 1-2 a 4-2, anche nel 2001 così come nel 1993, sempre 2-1, nella gara che vide l’esordio del croato Alen Boksic. Reti e rimonta, 4-2, stavolta a favore del Napoli nell’ultima edizione del match il 13 aprile 2014. Ospiti avanti con Lulic al 21° e raggiunti da Mertens al 41°. Nella ripresa si scatenò Higuaìn che con una tripletta portò il Napoli sul 4-1 prima della rete di Onazi all’81°.
Un minimo accenno agli Anni’70 quando la Lazio vinse 2-0 a tavolino per colpa dei petardi che misero fuori causa Pighin e Manfredonia e, dulcis in fundo, il 4-0 di Maradona, tutte sue le reti una più bella dell’altra, che quel 24 febbraio 1985 scrisse una pagina gloriosa per il Napoli ma, soprattutto, per il calcio.
Antonio Gagliardi