LE ALTRE DI A

Juventus, Agnelli e Bonucci: “Il nostro primo avversario? Noi stessi”

TORINO – “Le nostre rivali si sono rinforzate, ma la prima avversaria della Juventus è la stessa Juventus: sta a noi acquistare una nuova consapevolezza”. Lo dicono, praticamente in coro, Andrea Agnelli e Leonardo Bonucci. Anzi, il “pres” e “Leo”, come si chiamano tra di loro. “Nainggolan ha detto di preferire uno scudetto con la sua Roma che dieci con la Juve? Ho il massimo rispetto per quello che ha detto – dice Bonucci -. Noi siamo abituati a far parlare il campo, come dimostrano i nostri ultimi quattro titoli. E sicuramente in quei quattro festeggiamenti ho goduto proprio tanto”.

A poche ore dalla partenza per Danzica, dove mercoledì (ore 17, diretta Repubblica.it) la Juve affronterà un’amichevole contro il Lechia (assenti gli infortunati Barzagli, Llorente e Rubinho e forse i “ritardatari” Isla e Pereyra), i bianconeri mostrano i muscoli alla concorrenza italiana. L’occasione è l’annuncio del rinnovo fino al 2020 del contratto di Bonucci, con ingaggio che passa da circa 1,8 a 3,5 milioni. Un bello scatto in avanti: “Ma per diventare un pezzo da museo gli manca ancora qualcosina…”, scherza il suo datore di lavoro. Un riconoscimento importante. Ma anche “un grande attestato di consapevolezza  –  prosegue Agnelli -: Leo avrà la responsabilità della prestazione sua ma anche della squadra tutta. Sarà la persona da guardare per capire come essere competitivi su tutti i fronti. Finito un ciclo, è proprio dai cosiddetti vecchi che mi aspetto di più. Io e Leo abbiamo condiviso tutto in questi miei primi cinque anni di presidenza. E ci apprestiamo a vivere i prossimi cinque anni con identica passione e dedizione”.

Rewind. Ieri è stato il giorno del no dello Schalke 04 alla prima offerta juventina per Draxler: troppo pochi 15 milioni più 5 di bonus, ne servono almeno 25. Marotta ha assicurato di non avere alcuna “fretta o ansia di concludere la trattativa” e di essere impegnato a “valutare delle alternative” che dovrebbero rispondere soprattutto ai nomi di Isco, Cuadrado e Sneijder. “Io e il direttore ci siamo confrontati ieri sera  –  così Agnelli -, e non credo che da allora la situazione sia cambiata molto..”. In merito allo stato dell’arte del calcio italiano, il presidente della Juventus auspica che “si possano ripetere gli ultimi risultati internazionali almeno per i prossimi cinque anni, in modo da riacciuffare quella quarta piazza in Champions League che pesa molto”, oltre a invocare “l’introduzione delle seconde squadre e una serie di interventi per essere al pari degli altri campionati, primo fra tutti quello infrastrutturale: senza stadi nuovi sarà difficile attrarre nuovi talenti”. Agnelli cita quindi alcuni grandi quintetti bianconeri e azzurri. Nomi che si mandano a memoria, come una filastrocca: “Penso a Buffon, Chiellini, Bonucci, Barzagli e Marchisio e mi vengono in mente Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea e Tardelli, oppure Peruzzi Ferrara Pessotto Conte Del Piero. Siamo orgogliosi di avere questi blocchi efficaci alla Juve e funzionali per la Nazionale”.

L’investitura presidenziale è un grande onore per Bonucci, chiamato a rivivere il suo primo lustro in bianconero. Il ricordo più brutto sono “i fischi dell’Olimpico dopo il 2-2 contro il Catania”, il più bello “il gol segnato nell’ultima stagione alla Roma: è stato un momento importantissimo della nostra annata”. Il difensore viterbese parla quindi della sua grande maturazione. Il pulcino bagnato della stagione 2010-11 (“quello fu un anno di transizione, un avvio in salita”) è diventato chioccia: “Il rinnovo di contratto è una gratificazione ma anche un motivo di responsabilità. C’è stato un bel ricambio generazionale, sta iniziando una nuova fase e io voglio mettere a disposizione dei giovani tutta l’esperienza maturata in questi cinque anni di Juve”. In chiusura, un condensato di juventinità: “E’ tempo di cominciare un nuovo ciclo ancora più vincente – sprona Bonucci -. Perché per onorare la maglia bianconera non basta lottare e sudare, bisogna anche vincere”.
 

serie A

juventus
Protagonisti:
andrea agnelli
Leonardo Bonucci
Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui