IL PERSONAGGIO – Marek Hamsik finalmente al suo posto
Torna il Campionato, così tanto atteso dagli innamorati del pallone e torna il Napoli, il nuovo Napoli di Maurizio Sarri che dopo le delusioni della passata stagione ha il compito, non facile, di restituire fiducia ad un ambiente depresso e mortificato da risultati non esaltanti e dalle promesse proclamate, e non mantenute, di una Società che non ne vuole proprio sapere di innalzarsi per far sì che una squadra come il Napoli possa spiccare il volo ed ambire ai traguardi che meriterebbe di raggiungere. C’era molta curiosità di guardare in faccia questo progetto tutto nuovo che parte con premesse differenti da quelle delle passate annate ma che si propone, almeno sulla carta, di riportare stabilità e concretezza di idee e di gioco in una squadra precedentemente effimera e impalpabile. Purtroppo non possiamo stavolta dire a gran voce “Buona la prima”, poiché la squadra che ha debuttato domenica al Mapei Stadium, contro un Sassuolo ben organizzato e solido è sembrata fragile, incorporea e con poca personalità. Le idee di Sarri non ci sono sembrate ancora molto chiare … poche e confuse oseremmo dire e gli interpreti del gioco non proprio a loro agio nei nuovi schemi e nelle posizioni assunte in campo. Qualche nota positiva tuttavia la notte emiliana ce l’ ha rivelata perché nella squadra dei fuori ruolo l’unico, insieme al portiere Reina, a brillare nel bel mezzo dell’ oscurità è stato colui al quale il “ruolo” invece viene dopo due anni restituito … parliamo ovviamente di Marek Hamsik tornato con Sarri ad interpretare la parte che gli è più congeniale riuscendo ad emergere e ad incidere, il bel gol da egli messo a segno a inizio partita ha dato a molti l’ illusione di una stagione cominciata con una musica diversa … ma gli svarioni difensivi e non, hanno vanificato quanto il buon Marek nell’ arco della partita è riuscito a produrre. A quanti negli scorsi anni hanno voluto far portare allo slovacco croci che non doveva essere lui a portare, definendolo con gli aggettivi più impensabili e ritenendolo un mezzo giocatore, il capitano tornato nel suo ruolo naturale di centrocampista interno risponde con una prestazione superba e palesando le qualità che, non erano improvvisamente scomparse, gli era stato semplicemente impedito di manifestare. Oggi c’è amarezza per la brutta sconfitta dell’ esordio, ma non dimentichiamo che questo Napoli è una squadra in costruzione … bisogna dare tempo a Sarri di lavorare, sperimentare e correggere. E’ univocamente considerato un uomo saggio il buon Maurizio e da tanti suoi colleghi maestro di calcio … Siamo certi che riuscirà a porre rimedio a qualche evidente errore e pian piano a far quadrare le cose. Non ci sono piaciuti i fischi a fine partita … La squadra va sostenuta e Sarri va non solo capito, va aiutato. Non potevamo pretendere di ammirare subito un Napoli stellare … forse non lo avremo mai un Napoli così … ma confidiamo nel fatto che, riparate delle falle, potremo pian piano vedere una squadra lucida, concreta e con personalità!
Tilde Schiavone