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Figc, monito di Tavecchio ai club: ”Basta fare la spesa in Sudamerica”

MILANO – “Ci sono 800 mila ragazzi under 17 in Italia. Bisognerà che qualcuno li guardi. Non possiamo fare sempre la spesa in Sudamerica”. Il monito, l’ennesimo, è stato lanciato da Carlo Tavecchio, a margine dell’ormai tradizionale incontro di inizio campionato tra atleti, dirigenti e allenatori della serie B con il corpo arbitrale.

L’ALLARME DI PRANDELLI  –  Le parole del presidente della Federcalcio arrivano 24 ore dopo quelle, allo stesso modo allarmanti, dell’ex ct azzurro Cesare Prandelli, che aveva puntato il dito contro le società di calcio, interessate esclusivamente ai propri interessi economici trascurando la crescita dei campioni italiani, tutto a discapito della Nazionale. “La sua è una dichiarazione forte, non posso commentarla  –  ha detto Tavecchio -. Noi stiamo facendo di tutto, stiamo investendo una ventina di milioni in centri formazione federale, per gli impianti e i soggetti che parteciperanno. Il resto spetta i club”.

“BASTA DEROGHE”  –  Altro tema affrontato è quello sulla difficoltà di diverse società a iscriversi ai campionati professionistici. L’obiettivo è evitare un altro caso Parma e, in tal senso, Tavecchio è categorico: “Questo è l’ultimo anno di deroghe, se si ripetono situazioni come quelle di quest’anno serviranno interventi forti su iscrizioni, garanzie e riforma. I diritti tv sono la fonte principale di risorse per la Serie A e per la mutualità destinata a Serie B e Lega Pro: se a usufruirne è un certo numero di squadre è un conto, se sono meno la situazione è diversa. E’ inutile mettere nei campionati soggetti a rischio dall’inizio. Se non hanno soldi per pagare la tassa di iscrizione, è difficile che facciano campionati. Altrimenti poi succede un nuovo caso Parma”.

“ANTIBIOTICO CONTRO L’ILLEGALITA”‘ – Inevitabile un commento anche sulle combine scoperte nell’ultima stagione e di cui si è occupata per tutta l’estate la giustizia sportiva: “Serve un antibiotico forte. E’ una costante il delinquere a livello sportivo, dagli anni 80′, con le gazzelle in campo, ai ’90, poi il 2006 e il 2015: un problema endemico  –  ha concluso il numero uno della Figc  –  si risolve solo con antibiotici forti, non si possono più fare cure con l’aspirina. Ognuno si regoli, le nuove norme prevedono radiazione e penalizzazioni serie. Uomo avvisato mezzo salvato”. Sarà l’anno buono?

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calcio
Protagonisti:
carlo tavecchio
Fonte: Repubblica

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