PIANETA CALCIO

Serie D, Musetti dà il via alla Scalata del Parma. Vittoria di rigore ad Arzignano

Il Parma porta 24 stagioni di serie A ad Arzignano, venti chilometri da Vicenza. 1500 posti per lo stadio Comunale, oggi invaso (succederà spesso quest’anno sui campi delle squadre del Girone D) da circa 800 tifosi che hanno seguito l’esordio gialloblu nei Dilettanti. Solo 365 giorni fa iniziò al Manuzzi di Cesena l’annus horribilis del Parma di Leonardi e Ghirardi, chiuso con retrocessione e fallimento. Ed oggi il club riparte da zero: nuova società, squadra, allenatore. E’ rimasto capitan Lucarelli, per tornare in campo, dopo una stagione passata a vestire i panni del mediatore, tra avvocati e creditori.

Parte la nuova era dei ducali, sotto gli occhi di Nevio Scala (attento osservatore in tribuna) che contribuì, dalla panchina, negli anni 90 al “miracolo emiliano”  e richiamato oggi dai nuovi dirigenti per ricoprire la carica di presidente. E con i “suoi” giocatori: Minotti neo direttore dell’area tecnica e Pizzi che avrà il difficile compito di tirare su i giovani. L’entusiasmo della nuova squadra, Parma 1913, ha fatto schizzare ad 8750 gli abbonati (più di Chievo e Sassuolo in serie A, fermi a 7mila unità, per rendere l’idea). Ma adesso la squadra di Apolloni, altro ex (difensore) degli anni d’oro dovrà calarsi nella parte e vincere sui campi della D,  se vuole tornare in fretta tra i prof.  Inseriti nel girone D, tra Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, i gialloblù partono da favoriti, ma attenzione alle avversarie che faranno di tutto per ben figurare contro una delle squadre più vincenti della serie A.

La partita – Ci mette in un po’ il Parma digerire il debutto. E’ infatti la giovane squadra veneta (rinata nel 2011) a partire forte su un campo che neppure sembra di erba, se non qua e là. Apolloni schiera il 4-2-3-1 con Musetti unica punta. La prima occasione del Parma è sui piedi dell’ex Aquila, Francesco Corapi, poi la partita di sposta a centrocampo fino al 20’ quando l’unica punta schierata da Apolloni prova a spingere in rete un cross di Melandri terminato  a due passi da Dall’Amico. Poi è Lauria, uno dei più attivi del Parma a provare la conclusione dalla distanza. La risposta della squadra di Paolo Beggio è, prima della mezzora, sulla testa di Trinchieri, sfuggito a Lucarelli, ma fermato dall’arbitro per fuorigioco. Ancora avanti il Parma con Musetti che si gira bene ma il suo sinistro finisce alto.  Paura per gli emiliani prima del riposo con Marchetti, uno dei migliori tra i veneti,  che tutto solo spreca tirando sopra la traversa. Il tempo si conclude con l’occasione più nitida dei primi 45 minuti. Rovesciata del solito Melandri, con Musetti che deve solo appoggiare, ma trova la mano del portiere dell’Arzignano.

Squadre in campo con la stessa formazione e subito il Parma è pericoloso: sponda di Musetti, ma Sereni spreca davanti a Dall’Amico. Poi Apolloni opta per il primo cambio (54’): fuori Corapi, al suo posto Miglietta, ex Novara, uno degli ultimi acquisti degli emiliani. Melandri va vicino al gol su assist del giovanissimo (1998) Adorni. Al minuto 75 arriva il primo gol della nuova era Parma. Sereni va giù in area toccato (poco) da Vignaga. Rigore: dal dischetto va Musetti che trasforma. Ci provano i veneti, ma anche il Parma che vorrebbe il raddoppio con Miglietta. Ma va bene così: appuntamento tra sette giorni per l’esordio davanti ai novemila del Tardini, quando un’altra veneta, il Villafranca- sconfitta oggi 5-1 in casa dal Forlì- sarà sulla (lunga) strada della rinascita gialloblu.

Fonte: SkySport

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