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Napoli, la sindrome delle piccole stoppa il salto di qualità

NAPOLI – È andato a vuoto pure il terzo assalto: dopo il ko al debutto con il Sassuolo e il sofferto pareggio di Empoli. Il mal di trasferta continua a rallentare la marcia del Napoli, fermato anche dal neopromosso Carpi e ritornato dal turno infrasettimanale a Modena con un solo punto in più in classifica e la amara certezza di aver perso un’altra chance: per colpa delle croniche difficoltà nelle sfide contro le piccole e del rendimento double face degli azzurri, molto più timidi quando devono allontanarsi da casa. Questa volta si è inceppato perfino l’attacco, che invece al San Paolo marcia con un ritmo travolgente: 12 reti segnate nelle prime tre partite ufficiali, tra Europa League e campionato. Higuain & compagni sono stati finora irresistibili a Fuorigrotta, dove sono arrivate le spettacolari manite con Bruges e Lazio. Ma quando deve viaggiare, la squadra di Sarri si smarrisce.

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È bastata la tenace e onesta resistenza del Carpi per neutralizzare il reparto offensivo del Napoli, che fino a mercoledì sera era il più prolifico della serie A. Mertens e Insigne, ancora una volta, hanno confermato di non essere due attaccanti complementari, visto che preferiscono entrambi giocare sulla fascia sinistra. Le migliori chance per gli azzurri sono arrivate non a caso nel finale della partita, quando è entrato Callejon e ha dato più ampiezza alla manovra azzurra. Stavolta non s’è invece fatto trovare pronto Gabbiadini, che ha cercato di nuovo di fare gol partendo dalla panchina (come contro la Lazio), ma non ha sfruttato la grande occasione per il bis a Modena: solo davanti al portiere Brkic.

Lo 0-0 (il primo assoluto in questo campionato di serie A) ha resistito così fino al ’90, lasciando solo la soddisfazione a Reina di aver tenuto la sua porta inviolata per la terza gara di seguito (Coppa compresa). La squadra sta trovando un po’ alla volta equilibrio e almeno questo è un segnale positivo per Maurizio Sarri, anche se la classifica rimane brutta (6 punti in 5 giornate) e il salto di qualità continua a farsi attendere. Ma la vera buona notizia, per Hamsik e i suoi discontinui compagni, è il ritorno al San Paolo: la roccaforte azzurra. Fra due giorni è in calendario infatti l’anticipo contro la Juventus, in uno stadio finalmente pieno (ritardi della prevendita permettendo…) e senza tifosi ospiti in tribuna: per il divieto del Viminale. Il mal di trasferta non farà danni, questa volta. A Fuorigrotta il Napoli non ha paura di sbagliare.
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Fonte: Repubblica

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