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Il Pipita in volo: «Io senza limiti come il Napoli»

Napoli-Lazio 5-0 Higuain 4In volo da Varsavia a Milano Malpensa. Quassù, a undicimila metri di altezza, il buonumore non manca, come la serenità d’altra parte. La traversata è tranquilla, a bordo c’è una calma piatta, il Napoli riposa, mentre il protagonista della serata europea è impegnato in una sfida a tre, con Reina e Mertens, in un videogame. Quattro vittorie e un pareggio (Carpi) nelle ultime cinque partite autorizzano a provarci: chissà se Gonzalo Higuain sarebbe disposto a raccontare la prodezza realizzata al Legia Varsavia. Il momento è opportuno, certo, e il tentativo va a buon fine. Il Pipita è in piedi, sorridente, nello stretto corridoio, probabilmente contento di pubblicizzare le emozioni della notte europea. Inizia a parlare senza mai perdere di vista, però, il gioco che passa nelle di Reina e Mertens per poi ritornare nuovamente tra le sue. «Sì, credo che la rete segnata al Legia sia tra le più belle realizzate in carriera. Mi compiaccio con me stesso, perché quel pallone l’ho voluto mettere proprio lì, all’incrocio». Quella di giovedì sera è stata soltanto l’ultima delle sei prodezze realizzate dall’attaccante argentino in questo avvio di stagione, la prima in Europa League. Un inizio che non aveva mai avuto prima.
LA METAMORFOSI Il Pipita è raggiante, felice del momento che sta vivendo. E pensare che appena due mesi fa c’erano condizioni diverse, si parlava di una sua possibile cessione, il morale dell’attaccante argentino non era dei migliori: l’errore dal dischetto nella finale di Copa America contro il Cile ne avrebbe intristito le vacanze. Poi il ritorno a Napoli e l’incontro con Maurizio Sarri, l’allenatore-operaio che il presidente Aurelio De Laurentiis, nel frattempo aveva scelto per rilanciare il progetto dopo i risultati poco esaltanti ottenuti da Rafa Benitez. I primi giorni trascorrono tra allenamenti, a Castelvolturno, e fitti colloqui: i due si spiegano, parlano di tattica, di modulo, dimostrando entrambi ampia collaborazione. Quelle chiacchiere sono state importanti, come conferma lo stesso Pipita. «Con lui il rapporto è ottimo, Sarri mi ha aiutato molto nella fase iniziale, facendomi sentire un giocatore imprescindibile. A volte, il dialogo è importante», ha osservato Higuain.
GRANDE NAPOLI In Europa League lo score è ottimo, due vittorie in altrettante partite giocate, con la possibilità di poter conquistare il passaggio ai sedicesimi di finale già dalla prossima gara, contro i danesi del Midtjylland, con i quali il Napoli condivide il primato in classifica (sei punti). Contro il Legia, Sarri ha schierato appena quattro pedine di quella che dovrebbe essere la formazione titolare, dimostrando così che il suo collettivo sa essere concreto anche se giocano le seconde linee. Persino Higuain è stato tenuto in panchina salvo poi mandarlo in campo poco dopo la mezz’ora del secondo tempo. E quei pochi minuti sono stati di grande calcio.
CONDIZIONE «Sono in un momento di buona condizione, sia fisica sia mentale. Spero di migliorare ancora, come mi auguro che il Napoli faccia sempre meglio», ha osservato il Pipita. Archiviata la parentesi europea, il Napoli ritroverà nuovamente il campionato nel posticipo di domani sera, a San Siro. Il Milan non riesce a dare continuità ai risultati, un dato in favore del Napoli che, invece, ha vinto quattro delle ultime cinque gare disputate. «Calma, non corriamo, il Milan è una grande squadra. Ci vorrà un prestazione super per ritornare coi tre punti. Noi dobbiamo ancora dimostrare di essere una grande squadra, abbiamo da migliorare parecchie cose. E la sfida col Milan potrebbe dare delle indicazioni importanti sul nostro futuro», ha concluso Higuain.
SOLO PIPITA Il comandante avverte che è iniziata la discesa verso Malpensa, a terra la temperatura è di 15 gradi e il cielo è nuvoloso, piove. Ma quassù, sopra le nuvole c’è ancora il sole ad illuminare il sorriso di Gonzalo. Un evento, c’è da crederci. Il nuovo Higuain ha abbandonato quell’atteggiamento severo, fisicamente è tiratissimo e la forma lo sostiene alla grande. Napoli è pazza di lui, dopo Diego Armando Maradona è sicuramente il giocatore più amato da queste parti. Potrebbe essere in ballottaggio con Lavezzi, nel cuore della gente. Ma, ormai, il Pocho appartiene al passato. Il presente è solo Pipita.

La Gazzetta dello Sport

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