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Napoli Calcio Femminile, crescere nello stadio Collana

presentazione squadraIl Napoli Calcio Femminile è pronto per affrontare al meglio il campionato di serie B che inizia domenica prossima (appuntamento alle 12 allo stadio Collana contro il Nebrodi). Un gruppo solido allenato dal tecnico Alessandro Riccio e confermato in larga parte dopo l’ottimo quarto posto della scorsa stagione, con tre innesti di qualità. In difesa è rientrato il capitano storico, Valentina Esposito, dopo un anno di esperienza alla Torres, in porta è arrivata la lituana Greta Kasetylè, mentre in attacco la società ha puntato su Luisa Esposito, una giovanissima (classe 1998) considerato uno dei migliori prospetti del calcio femminile campano.

L’obiettivo è la conferma dell’ottimo risultato della scorsa stagione, un quarto posto ottenuto con una formazione dall’età media di 18 anni, che quest’anno si alza di poco con i nuovi acquisti. La crescita, però, non può prescindere dalla programmazione societaria che, a sua volta, è strettamente legata allo stadio Collana. Avere la disponibilità della struttura e di conseguenza poter organizzare all’interno le attività è uno dei cardini dello sviluppo del Napoli Calcio Femminile, per far tornare questa disciplina ai livelli di eccellenza raggiunti solo pochi anni fa grazie all’impegno e al sacrificio dei dirigenti e delle ragazze e con l’appoggio di due realtà imprenditoriali locali ma dal respiro internazionale, Carpisa e Yamamay, da sempre al fianco di questo progetto. Senza dimenticare la crescita del settore maschile, che da due anni è diventato parte integrante dei progetti societari, con l’obiettivo di trasmettere ai giovani calciatori i fondamentali e i valori del calcio di una volta, troppo spesso dimenticati dai tecnici moderni.

Come negli anni passati la società presieduta da Lello Carlino si distingue per l’eccellenza dello staff, non solo tecnico ma anche medico, con il Carpisa Lab che lavorerà a stretto contatto con allenatori e preparatori atletici per prevenire gli infortuni e seguire tutte le ragazze nel corso della stagione per ottimizzarne il rendimento. La novità di quest’anno, invece, è legata alla sinergia con la facoltà di Sociologia dell’Università di Napoli Federico II. Durante la stagione, infatti, alcune formazioni del club saranno seguite da giovani sociologi che ne studieranno le dinamiche, apprendendo sul campo le difficoltà e le necessità, in modo da acquisire competenze che potranno formare il loro bagaglio per un futuro professionale all’interno di società sportive, creando una nuova figura dirigenziale che possa colmare alcune lacune nella gestione dei club.

“Il nostro progetto continua da oltre dieci anni – spiega il dg, Italo Palmieri -. Per svilupparlo al meglio, però, dobbiamo avere a disposizione lo stadio Collana. In questi mesi si sono succedute polemiche e pratiche burocratiche. Noi aspettiamo una decisione dagli organi competenti per poter programmare il futuro nostro e dei ragazzi che vogliono praticare il calcio con noi, insieme a quello di tantissimi altri giovani che usufruiscono di questa struttura da tanti anni, nonostante le condizioni molto difficili in cui versa. Noi abbiamo sempre fatto la nostra parte, mettendo a norma spalti, spogliatoi e sistemando il campo per renderlo utilizzabile. Speriamo che tutto si risolva nel modo migliore e in tempi brevi per permettere ai ragazzi di svolgere le loro attività al meglio e nella massima sicurezza”.

Alla conferenza stampa, che si è svolta questa mattina nel salone del Tennis Club Vomero, è intervenuto anche Emilio Di Marzio, portavoce del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che oltre a portare il saluto alla squadra da parte del governatore ha parlato anche della situazione dello stadio Collana: “Per due anni si sono succedute solo polemiche, noi non vogliamo entrarci. Il presidente De Luca si è sempre contraddistinto per la concretezza, anche in situazioni difficili. Si deve intervenire presto per risolvere il problema del Collana. Posso anticipare che a breve si insedierà un tavolo con Regione e Comune di Napoli per trovare una soluzione definitiva”.

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