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AMARCORD – Napoli-Torino, Toro incatenato!

Insigne_Darmian DMF_1921 Napoli-Torino 5/10/14Se il Toro vuole scatenarsi non lo fa sul terreno del San Paolo; l’ultimo risultato positivo risale al 4 novembre 2012 quando uno sciagurato retropassaggio di Aronica al 91° mise Sansone solo dinanzi De Sanctis per il definitivo 1-1. Il Napoli era passato in vantaggio al 7° con Cavani. Poi, per i granata, due sconfitte: 0-2 quasi un anno dopo, il 27 ottobre 2013 con i due rigori trasformati da Higuain e l’1-2 subito il 5 ottobre 2014 in rimonta dopo il vantaggio di Quagliarella al 14°. Bella la rete dell’attaccante di Castellammare: pescato da un lungo lancio sul filo del fuorigioco, stoppò il pallone di petto e con una girata batté Rafael. Da quel momento solo Napoli: Insigne colpì un palo e sulla respinta il Pipita, che non era il cecchino di quest’anno, si fece respingere due volte il tiro sulla linea. Qualche minuto dopo una parata di Gillet a tu per tu con Insigne ed una punizione di Inler alta di poco. Nella ripresa una traversa di Michu prima del pari di Insigne al 54° con un preciso colpo di testa. Il Napoli vide premiati i suoi sforzi al 70° quando Callejon colpì di piatto nel tentativo di crossare ma la palla prese uno strano effetto e finì in rete. Il Toro poi reclamò per una caduta in area di Quagliarella (ammonito per simulazione) e per il tocco di mano di un difensore azzurro con proteste portarono alla espulsione di El Kaddouri dopo il fischio finale.

Il Toro si era scatenato il 17 maggio 2009 quando vinse 2-1 rimontando con Bianchi e Rosina il vantaggio azzurro di Pià ed aveva già rischiato di vincere il 23 dicembre del 2007 andando in vantaggio con un rigore calciato da Rosina prima del pari di Hamsik a dieci dalla fine. Granata vittoriosi nel febbraio del ’92 grazie ad un tiro dal limite dell’area dell’ex Fusi. Di tutt’altro tenore il Napoli-Torino disputatosi il 21 maggio 1989 gara nella quale gli azzurro fecero passerella con la Coppa UEFA appena conquistata; gara senza storia, finita 4-1 con le reti di Carnevale, Romano, la doppietta di Careca (uno su rigore) ed il gol della bandiera di Cravero, anche questo siglato dal dischetto. Questa fu solo la vittoria più rotonda con cui il Napoli si impose sui piemontesi in epoca maradoniana. La prima si giocò il 10 febbraio 1985, terminò 2-1, gli ospiti passarono in vantaggio con il brasiliano Junior, prima di essere raggiunti da un rigore di Maradona e superati grazie al diagonale di Caffarelli.

Per tre anni consecutivi sempre lo stesso punteggio: 3-1. Poi per entrambe le compagini, tempi meno felici e sfide in serie cadetta: 0-0 nel dicembre del 1998 e 2-2 il 25 ottobre del 2003 con le reti di Dionigi, la doppietta di Ferrante per il Toro ed il 2-2 di Max Vieri per gli azzurri.

I Gemelli del gol, Graziani e Pulici, che tanto avevano fatto sognare i tifosi granata alla fine degli Anni ’70, lasciarono il segno anche al San Paolo; 19 marzo 1978, Napoli-Torino 1-3, reti di Patrizio Sala, pari di Savoldi, poi Torino che dilaga con Pulici e Graziani. Ancora un 3-1 il 14 dicembre del 1980, il Toro passò grazie alla doppietta di Pulici ed alla rete di Volpati, per il Napoli Musella.

Tra i due club c’è stato anche un affollato passaggio di giocatori: Castellini, Corradini, Crippa, Francini, Policano dal Torino al Napoli, in senso inverso Di Fusco, Fusi e Silenzi. Il Napoli trattò anche Cravero ma la trattativa sfumò a causa del malcontento del popolo torinista che aveva minacciato una rivolta se fosse partito colui che all’epoca era il capitano della squadra. Tra i dirigenti Moggi da Torino a Napoli e Pavarese da Napoli a Torino.

Antonio Gagliardi

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