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Juventus, Zaza: “Migliorato tanto, ma devo dosare meglio le emozioni”

TORINO – La Juventus ha quasi sicuramente ottenuto di anticipare a sabato 14 maggio, ore 17 o 18, l’ultimo impegno di campionato allo Stadium contro la Sampdoria. Per ufficializzare questa e altre probabili variazioni, la Lega aspetta di individuare quali concomitanze dovranno essere rispettate per non alterare la lotta in alta e bassa classifica. Il motivo dell’anticipo bianconero? Non uno, ma due: avere 24 ore in più di riposo in vista della finale di Coppa Italia del 21 maggio contro il Milan all’Olimpico romano e godersi le celebrazioni per lo storico quinto scudetto consecutivo in primissima serata. Già, perché con il calcio d’inizio di Juve-Samp alle ore 18, la premiazione ufficiale, con la consegna a capitan Buffon della Coppa dello scudetto, comincerà intorno alle 20. In questo modo, verso le 21 il pullman scoperto bianconero potrà lasciare lo Stadium diretto al centro città. L’idea è di fare capolinea presso un palco allestito in piazza San Carlo, dove si concentrerà il grosso delle celebrazioni.

LEMINA RISCATTATO: 9,5 MILIONI ALL’OM – Mario Lemina è a tutti gli effetti un giocatore della Juventus. Come anticipato su queste pagine, il club bianconero ha deciso di riscattare il centrocampista gabonese per 9,5 milioni di euro pagabili in quattro rate, ai quali potrebbe aggiungersi un milione al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi. L’operazione è stata ufficializzata sul sito internet bianconero e via Twitter, con 24 ore di anticipo sui termini del prestito. Il jolly 22enne (11 presenze complessive, 2 gol) ha inoltre firmato un contratto quadriennale che lo legherà alla Juventus fino al 30 giugno 2020 alla Juventus.

ZAZA: “DOVREI DOSARE MEGLIO LE MIE EMOZIONI” – “Io sono fatto così, non posso cambiare”. Simone Zaza è uno spirito libero. Tutto fuorché l’ennesimo soldatino bianconero. “Non ho rimorsi né rimpianti – dice a Sky Sport -, perché quando sono stato chiamato in causa, ho sempre dato il massimo e credo di aver fatto bene, escludendo la partita contro il Genoa, quando sono stato espulso”. L’attaccante lucano è migliorato dal punto di vista tecnico: “Allenandosi con dei campioni non potrebbe essere altrimenti. Ho imparato a usare meglio il destro, a giocare in un modulo con due punte, ad essere più paziente…”. Ma si può fare sicuramente meglio sul piano caratteriale e disciplinare: certe sue scenate pubblicamente riprese da Allegri non sono affatto piaciute in corso Galileo Ferraris. Zaza lo sa bene, ma non vuole rinunciare a un atomo del suo carattere: “Ci sarebbero tanti aspetti da migliorare… Non dovrei dosare tanto le mie reazioni quanto le mie emozioni. Ma questo è il mio modo di giocare in campo. Dovrei stare sicuramente più attento ma se non mi comportassi così non renderei al meglio”.

“IL MIO GOL HA DATO UNA BELLA BATOSTA AL NAPOLI” – Il minutaggio di Zaza alla Juventus non esalta chi era abituato ad avere il posto fisso: 21 presenze complessive ma una sola partita di campionato disputata dall’inizio alla fine (Napoli-Juve 2-1), più un’altra in Coppa Italia (Inter-Juve 3-5 dcr). “Chiaramente spero di poter giocare sempre di più, vorrei trovare più spazio, anche se è normale che con tanti compagni di reparto forti sia difficile trovare spazio. Ho ancora cinque anni di contratto con la Juve, penso che il futuro sarà qui”. Non lascia invece a desiderare la sua media realizzativa: un gol ogni 128 minuti in campionato. Tra i quattro centri stagionali anche la sventola di sinistro a due minuti dalla fine di Juve-Napoli che ha deciso il sorpasso in vetta alla classifica. “Non so se quello è stato il gol-scudetto – prosegue Zaza -, perché poi abbiamo vinto il titolo con tanti punti di vantaggio. Di certo quella rete ha dato il via alla nostra fuga e il Napoli ha preso una bella batosta dal punto di vista psicologico”.

“BERARDI ALLA JUVE? QUALSIASI GIOVANE VORREBBE GIOCARE QUI” – Siccome l’appetito vien mangiando, dopo il suo primo scudetto Zaza vuole sbranare anche la Coppa Italia e l’Europeo: “Spero di far parte del gruppo azzurro – aggiunge Simone da Policoro -. Siamo una bella squadra, siamo uniti e se daremo il meglio potremo fare un buon torneo”. Dopo la rassegna continentale, Zaza troverà con tutta probabilità a Vinovo il suo compagno-amico Berardi, attaccante già controllato dalla Juve e molto apprezzato da Allegri: “Con Domenico ho trascorso due anni importanti al Sassuolo. Non so quale sarà il suo futuro, posso però dire che la Juve da diversi anni è la squadra più forte d’Italia e sta diventando sempre più forte anche in Europa: qualsiasi giovane vorrebbe giocare qui”.

TURNOVER E TREQUARTISTA CONTRO IL CARPI? – Slittati ai primi giorni della prossima settimana l’attesa firma di Allegri e il vertice con Jorge Mendes, il procuratore di André Gomes, la Juve pensa a chiudere al meglio una stagione che ha già fatto storia. Domenica in uno Stadium già addobbato con il numero 34, il saldo tricolore secondo la contabilità bianconera (gli scudetti ufficiali sono 32), sarà sfida al Carpi all’ora di pranzo (12.30), proprio come all’andata al Braglia. La Juve non vuole perdere l’abitudine di vincere. E Allegri non vuole vedere un altro calo di tensione, non vuole lanciare un altro cappotto come accadde un girone fa proprio contro la squadra di Castori. Dopo avere spremuto per bene i “titolarissimi”, il tecnico è orientato a dare spazio a quelli che hanno giocato meno, puntando sulle loro motivazioni speciali. Probabile turno di riposo per Barzagli, Evra, Khedira, Mandzukic e Dybala, quest’ultimo a un solo gol dai 21 segnati complessivamente dal suo connazionale Tevez alla prima stagione in bianconero. Si va verso un 4-3-1-2 con Bonucci e Rugani davanti a Buffon, Lichtsteiner e Sandro sulle corsie, il ritorno di Hernanes in regia, scortato da Asamoah (o Sturaro) e Pogba, con il quasi desaparecido Pereyra tra le linee, a sostegno del tandem di scorta formato da Morata e Zaza. 

Fonte: Repubblica

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