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Turchia, mandato d’arresto per l’ex Inter Hakan Sukur

Le autorità turche hanno spiccato un mandato di arresto per l’ex stella della nazionale Hakan Sukur nell’ambito dell’inchiesta sul fallito golpe del 15 luglio contro il presidente Recep Tayyip Erdogan. Lo ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Anadolu, precisando che Sukur è accusato di “far parte di un gruppo terrorista armato”, ovvero dell’organizzazione che fa capo al predicatore Fethullah Gulen, da Ankara ritenuto l’ispiratore del colpo di Stato.

La polizia turca ha intanto arrestato Selmet Sukur, il papà di Hakan. L’ex bomber, leggenda del calcio turco, era stato infatti raggiunto da un ordine di cattura insieme al padre. La casa di Hakan Sukur a Istanbul è stata sottoposta a perquisizione, mentre il padre dell’ex capitano di nazionale e Galatasaray è stato ricercato e individuato nella città di Sakarya prima dell’arresto avvenuto nella medesima provincia, a nord ovest del Paese. Poche ore dopo l’ordine di arresto, il giudice ha emesso anche un’ordinanza di sequestro dei beni intestati all’ex calciatore e al padre, con relativo blocco dei conti correnti bancari.

Già lo scorso 16 giugno l’ex calciatore fu destinatario di un rinvio a giudizio e di una richiesta di condanna a 4 anni  per aver insultato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Nel fascicolo dell’accusa si legge che l’ex centravanti avrebbe accusato Erdogan di essere un “ladro”. Sukur si troverebbe attualmente negli Stati Uniti. Hakan Sukur, oltre ad essere il bomber più prolifico della storia del calcio turco, era stato eletto nel 2011 in Parlamento tra le fila dell’Akp di Erdogan, prima di rimanere vittima della lacerazione interna al partito dovuta allo strappo tra il presidente e Fetullah Gulen, autoesiliatosi negli Usa nel 1999, personaggio al quale Sukur sarebbe molto vicino.  

Fonte: Sky

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