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EDITORIALE – Sarri e il Napoli sono chiamati a scelte importanti. E il rebus Gabbiadini va assolutamente risolto

La partita di Pescara ha detto due cose, più di tutte: il Napoli non può prescindere da Mertens e Milik in questo inizio di stagione. Il primo, già nel precampionato aveva mostrato di essere già in palla, a differenza del suo collega di reparto Lorenzo Insigne, impegnato durante tutta l’estate a chiedere un lauto aumento di stipendio dopo una stagione comunque importante, ma che non giustifica il suo scarso impegno di questo precampionato e soprattutto in quel di Pescara.

Discorso diverso per Gabbiadini, che ormai da un anno e più è vittima di un equivoco tattico: attaccante che ama giocare in profondità a differenza di Milik, che viene incontro e aiuta tutta la manovra offensiva. Sarri ormai lo allena da un anno, ed è arrivato il momento di dire (se non l’ha già fatto nelle segrete stanze) di dire se Manolo è idoneo o no al suo calcio. Il campo sembra aver dato l’ennesimo suo responso, se è vero com’è vero che gli ingressi di Mertens e di Milik ieri a Pescara hanno dato input diversi alla manovra offensiva.  Per il ragazzo un’altra stagione come quella passata sarebbe delittuosa, così come anche per la società che, a 10 giorni dalla fine del mercato, è chiamata a prendere una decisione definitiva al riguardo. Chi scrive, si sorprende dal fatto che un calciatore pagato più di 30 milioni possa relegarsi a ruolo di riserva di Gabbiadini: certo, Milik ha bisogno di inserirsi tecnicamente e come lingua, ma non c’è dubbio che il titolare sia e debba essere lui.
Di certo ieri sono state molte le insufficienze: in difesa in particolare Koulibaly si è macchiato di diversi errori sui due gol, ma come ha detto Sarri alla vigilia della gara, anche a Berlino il senegalese aveva fatto ‘diverse cazzate’. D’altro canto, Albiol, specie nel primo tempo con la squadra lunga, ha sofferto, come gli è capitato ad inizio stagione scorsa: appena la condizione generale salirà di livello e la squadra resterà stretta e compatta, Raul sarà nuovamente il muro invalicabile ammirato la scorsa stagione assieme al suo compagno di reparto.
Capitolo mercato: con gli imminenti arrivi di Diawara e Zielinski, avremo finalmente un bel centrocampo tra titolari e riserve. Molto prospettico e giovane, come ha sottolineato lo stesso Sarri, ma di qualità. Ora in questo settore le alternative ci sono. In attesa che il mercato possa regalare al Napoli quelle 2-3 pedine che occorrono, lo stesso Sarri è chiamato a prendere decisioni forti, e con il supporto della società a sollecitare l’orgoglio della squadra, che sembra in parte ancora sotto shock per l’addio del Pipita. Bisogna ad ogni modo entrare nell’ordine di idee che occorrerà tempo, molto tempo.

Giuseppe Di Marzo

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