COPERTINAIN EVIDENZAL' AVVERSARIO

L’AVVERSARIO – Palermo, una rifondazione nelle mani di De Zerbi

Una sconfitta in casa e un pari (inaspettato) a San Siro contro l’Inter. E’ così che il nuovissimo Palermo di De Zerbi si prepara ad accogliere il Napoli di Sarri, nell’anticipo del 10 Settembre, allo stadio Renzo Barbera. Nuovissimo Palermo dicevamo, quasi stravolto dalla campagna acquisti appena terminata, che presenta un saldo di 14 cessioni e 8 acquisti (nel computo c’è anche il ritorno di Embalo). Hanno salutato i rosanero Sorrentino e Maresca, entrambi svincolati, Cristante e Brugman rientrati alle rispettive squadre di appartenenza (Benfica e Pescara) per fine prestito, Gilardino, passato a rinforzare l’Empoli, e poi i vari Vazquez, Artega, La Gumina, Makienok, El Kaoutari, Malele, Djurdjevic, Lazaar e Struna. Sono invece giunti alla corte De Zerbi (ex trequartista del Napoli che lo scorso anno ha allenato il Foggia), Embalo, Nestorovski, Sallai, Gazzi, Aleesami, Bouy, Bruno Henrique e Diamanti . Una rifondazione in piena regola, un atto quasi dovuto dopo le vicissitudini vissute dal Palermo nella passata stagione, dove il cambio tecnico era quasi all’ordine del giorno, con la squadra completata in nottata, dopo che l’entourage di Zamparini ha provato fino alle ultime fasi concitate di calcio mercato ad accaparrarsi una punta che accontentasse le richieste del tecnico Ravennate, bussando alla porta dell’Inter per Palacio, cullando (ma forse non abbastanza) l’idea Balotelli e provando proprio sul filo di lana a trovare un accordo con Floro Flores. Fallito anche l’accordo con lo svincolato Gonzalo Bergessio (ex Catania e Samp.) che nelle ore successive alla chiusura del mercato sembrava quasi cosa fatta, ma le parti non hanno trovato un accordo e la parola fine è stata messa proprio dal giocatore, che con un tweet abbastanza polemico, ha dichiarato di aver rifiutato la destinazione siciliana . E ora la palla passa al nuovo tecnico De Zerbi, subentrato a Ballardini nelle ultime ore, che avrà il compito di plasmare i nuovi acquisti e dare un’identità a questo Palermo, sulla falsa riga di quello che ha fatto vedere contro i nerazzurri nella seconda gara di campionato, dove i rosanero hanno conquistato un pareggio mettendo in campo, oltre l’impegno e un ritrovato entusiasmo, tanto cuore, cosa che la scorsa stagione sovente è mancato. E’ mancato un pochino l’attacco, con Nestorovski che praticamente è stato quasi uno spettatore in campo. Ancora da registrare la difesa, che ha dato spesso l’impressione di essere perforabile commettendo parecchie disattenzioni, soprattutto sulle palle inattive, ma comunque alla fine i siciliani hanno festeggiato un punto meritato, con la convinzione che l’arrivo di Diamanti consentirà al tecnico Romagnolo di sistemare anche il reparto avanzato. Alla ripresa però il compito diventa ostico, perché incontrerà il Napoli di Sarri, che non si è ancora ristabilito dalla profonda ferita scaturita dalla partenza di Higuain, ma che dopo la sonora vittoria contro il Milan sembra aver imboccato i binari giusti. Si preannuncia un bel match, sotto l’occhio vigile di Zamparini…

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