NEWS

Gennaro Carillo: “Il Napoli di Ferlaino e quello di De Laurentiis sono due modelli organizzativi diversi”

GENNARO CARILLO, professore ordinario di Storia del pensiero politico all’Università Suor Orsola Benincasa, è intervenuto nella nuova rubrica di FUORI GARA”, “CinemaChampions” ideata e condotta da Maria Grazia Celardo: “Il Napoli di Ferlaino e quello di De Laurentiis sono due modelli organizzativi diversi, dunque non facilmente confrontabili. Hanno vissuto ed operato in tempi storici diversi. Con Ferlaino esisteva un regime di mercato ed un contesto del calcio italiano nel quale la copertura da parte delle banche era più semplice e le società avevano una struttura organizzativa più elementare, basti considerare il passaggio al Napoli di due figure importantissime come Allodi e Moggi. Nel contesto attuale le società vengono capitalizzate ed irrompono nel sistema anche capitali esteri, ad esempio dall’est del mondo. In questo contesto De Laurentiis ci mette del suo perché, provenendo dal cinema, ha caratteristiche antropologiche ed ama, ad esempio, la spettacolarizzazione delle trattative. In sintesi, si tratta di un imprenditore molto solido, ma è chiaro che al tifoso e all’appassionato di calcio certi atteggiamenti possono non piacere sempre. Ho grande simpatia per Sarri, è una figura buffa ma allo stesso tempo interessante. È un buon maestro di calcio ed è solo apparentemente un cattivo comunicatore. Il Leone d’Oro, però, voglio darlo a Bianchi, l’allenatore del primo scudetto. Di lui apprezzavo la sua totale distanza del contesto napoletano, dall’ambiente. Era un tipico bresciano silenzioso, spesso antipatico, arrivato in una città lontanissima dal suo modo di essere. Il ricordo di quella squadra è il ricordo di Maradona. Higuain? Sulla sua cessione sono abbastanza laico. Se De Laurentiis non lo avesse voluto cedere non avrebbe mai stipulato una clausola rescissoria. Purtroppo la clausola è stata fatta valere a beneficio della Juventus e questo è risultato molto offensivo per tutti i tifosi azzurri. Adoro l’argentino ma in carriera non è mai stato un vincente nelle gare decisive”.

Fonte: Radio Punto Zero

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui