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Atalanta-Napoli 1-0: il sole spegne gli azzurri, Petagna fa rifiatare Gasperini

BERGAMO – Ultima squadra a rimanere imbattuta in Serie A, il Napoli cade a Bergamo, a quattro giorni da quel successo sul Benfica che tanti complimenti aveva fatto meritare alla squadra di Sarri. Gli azzurri opposti all’Atalanta appaiono stanchi e sicuramente pagano la prima partita giocata in orario diurno dopo oltre 150 giorni (l’ultima fu la sconfitta diurna contro la Roma dello scorso aprile) ma non può bastare la “sindrome del vampiro” a spiegare il ko di Bergamo. Il risultato è figlio, soprattutto, dell’ottima prova degli uomini di Gasperini, ben messi in campo, determinati e più freschi fisicamente: è un risultato meritato, nonostante sia figlio di un episodio fortunato (il rimpallo su Ghoulam che favorisce il gol di Petagna) e che restituisce all’Atalanta qualche punto perso per strada immeritatamente.

LE PAGELLE DI ATALANTA-NAPOLI

FORMAZIONI A SORPRESA – Rispetto alla sfida europea di martedì, Maurizio Sarri cambia tre uomini nell’undici di partenza: forzato l’avvicendamento tra l’infortunato Albiol e Maksimovic, alla prima da titolare dopo essere subentrato allo spagnolo contro il Benfica, restano a riposo Allan e Mertens con Zielinski e Insigne in loro vece. Finisce in panchina anche l’enfant-du-pays, Manolo Gabbiadini, al quale viene nuovamente preferito Milik, a dispetto delle indicazioni della vigilia. Sorprende anche Gasperini, che deve fare i conti con le assenze dello squalificato Kessie e degli infortunati Konko e Spinazzola: il tecnico nerazzurro punta sulla linea verde, con Caldara al centro della difesa, Gagliardini a metà campo e Petagna in avanti.

PETAGNA DECIDE IL MATCH – Nel primo tempo, le scelte coraggiose di Gasperini sembrano subito premianti: il Napoli è stanco e impreciso in palleggio, imbrigliato da un’Atalanta aggressiva in fase di non possesso e ficcante nelle sue sortite offensive, soprattutto a sinistra dove Hysaj è un birillo che il Papu Gomez supera in agilità. Succede anche al nono minuto, quando l’argentino pennella il suo primo cross: Koulibaly lo manca, Ghoulam lo respinge in maniera fantozziana e serve Petagna, che non può sbagliare da pochi passi.

ANCHE UN LEGNO PER GLI OROBICI – Il vantaggio mette la partita sui binari più favorevoli all’Atalanta, che lascia al Napoli l’onere della manovra e sfrutta la fascia sinistra per pungere: il Papu è inarrestabile a tratti, propiziando un’altra palla gol per Petagna e cercando anche la conclusione personale. A sfiorare il raddoppio è anche Dramé, con un tiro teso da fuori area che va a sbattere con la traversa. Il Napoli, pur annebbiato, fa comunque valere il maggior tasso tecnico quando può, impegnando severamente Berisha con Ghoulam (bella punizione di sinistro) e Milik, che impegna il portiere albanese in girata.

SARRI PROVA IL 4-2-4 – Nella ripresa, gli azzurri sembrano in grado di rimettere la partita in carreggiata, caricati da Maurizio Sarri e dalle sue scelte iperoffensive: il tecnico toscano passa presto al 4-2-4, con Milik e Gabbiadini in mezzo, Mertens e Insigne (poi sostituito da Giaccherini) sulle corsie esterne. Anche il messaggio dato dai cambi di Gasperini, con l’Atalanta senza punte per diversi minuti, sembra suggerire che l’inerzia del match sia in favore degli azzurri, ma Berisha non corre mai seri pericoli nella seconda metà di gara.

GRASSI CERCA IL GOL DELL’EX – Solo una zuccata ravvicinata di Koulibaly regala un brivido ai tifosi di casa, ma Masiello (insuperabile oggi) contrasta il centrale ospite e devia quel tanto che basta per salvare la propria porta. È, anzi, il Napoli a rischiare di più, con un contropiede di quel Grassi che all’ombra del Vesuvio non ha giocato neanche un minuto in sei mesi. Scorre il cronometro, non bastano neanche i cinque minuti di recupero concessi da Rizzoli: dopo la sbornia di complimenti per il successo sul Benfica, il Napoli si ritrova a fare i conti coi propri limiti. Sorride, invece, Gasperini, la cui panchina si fa di nuovo solida: l’ex tecnico del Genoa avrà tutta la sosta per lavorare e provare a ripetere prestazioni simili.

ATALANTA-NAPOLI 1-0 (1-0)
ATALANTA
(3-4-1-2): Berisha 7, Toloi 7, Caldara 7, Masiello 7.5; Conti 6, Gagliardini 6 (28′ st Pesic 5.5), Freuler 6,5, Dramé 6.5; Kurtic 6; Gomez 7.5 (38′ st D’Alessandro sv), Petagna 7 (23′ st Grassi 6). (30 Bassi, 57 Sportiello, 6 Zukanovic, 77 Raimondi, 8 Migliaccio, 17 Carmona, 52 Cabezas, 43 Paloschi). All.: Gasperini
NAPOLI (4-3-3): Reina 6; Hysaj 5, Maksimovic 5.5, Koulibaly 6, Ghoulam 6; Zielinski 5.5, Jorginho 6 (27′ st Gabbiadini 5.5), Hamsik 5.5; Callejon 5.5 (9′ st Mertens 5.5), Milik 6, L. Insigne 5.5 (34′ st Giaccherini sv). (1 Rafael, 22 Sepe, 62 Tonelli, 95 Lasicki, 3 Strinic, 11 Maggio, 5 Allan, 42 Diawara, 30 Rog). All.: Sarri
ARBITRO: Rizzoli di Bologna
RETE: nel pt 9′ Petagna
RECUPERO: 0′ e 5′
ANGOLI: 12-4 per il Napoli
AMMONITI: Conti, Gagliardini, Toloi, Koulibaly, Milik e Mertens per gioco falloso
SPETTATORI: paganti 4.938, abbonati 10.794. Incasso 104.945 euro (quota abbonati 126.814,72 euro).

ssc napoli

atalanta
serie A
Protagonisti:

Fonte: Repubblica

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