COPERTINAEDITORIALE

Un Napoli versione dottor Jekyll e mister Hyde

Dopo dodici giornate di campionato il Napoli ha raccolto solo 21 punti, il punteggio più basso degli ultimi anni relativamente a questa prima fase del torneo. Di questi tempi gli azzurri, nel campionato scorso avevamo 25 punti ed erano a sole due lunghezze di distanza dalla vetta della classifica , occupata da Fiorentina ed Inter con 27 punti.  Oggi i punti di distacco dalla capolista, Juve  sono ben 9 e 5,  invece sono le lunghezze sulla Roma seconda. Un dato poco confortante, tuttavia mancano ancora 26 gare alla fine, per cui tutto può accadere. Le distanze non sono poi così incolmabili, almeno per quanto riguarda la zona Champions. Magari  se la formazione di Sarri  non avesse dovuto subire infortuni determinanti come quelli di Milik ed Albiol, forse in questo momento staremmo a parlare di tutt’altro.

Il Napoli nelle prime sei giornate del campionato aveva totalizzato 14 punti, mentre nelle seconde sei, soltanto 7. Dunque potremmo parlare di una squadra versione dottor Jekyll e mister Hyde, ossia dalle due personalità quella buona mostrata all’inizio e quella brutta ostentata nelle altre sei esibizioni.  Il volto esibito contro l’ Atalanta a Bergamo, contro la Roma in casa e contro la Lazio, sabato, tanto per fare un esempio rispecchiano in pieno la personalità di mister Hyde, mentre il volto del Napoli che conoscevamo era sicuramente quello del dottor Jekyll.

Altro dato negativo è rappresentato dai troppi gol subiti, già 13 in 12 gare e per una formazione come quella azzurra che ha obiettivi di vertice è senza dubbio un particolare che va rivisto subito. Il Napoli ha bisogno di una scossa, Sarri ha il dovere di trovare la migliore soluzione per ritrovare i suoi giocatori: Reina, Ghoulam, Gabbiadini e Insigne, tanto per citare dei nomi, non possono essere quelli visti ultimamente, il tecnico azzurro deve immediatamente dare loro l’antidoto per farli tornare,  tutti, dottor Jekyll, ovvero gli scienziati del pallone che erano prima.

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