IL NAPOLI A UDINE PER INVERTIRE IL TREND NEGATIVO
Il Napoli deve risalire la classifica e lo deve fare già dalla partita alla Dacia Arena di Udine. La partita non è delle più semplici sia per lo stato di forma dell’Udinese, che, con l’arrivo di Del Neri, sembra aver trovato il giusto smalto per affrontare un campionato a testa alta, sia per le assenze che attanagliano il tecnico Sarri, che dovrà fare a meno di Gabbiadini ma che potrà contare su Callejon.
Inoltre quello di Udine non è un campo amico per il Napoli che spesso ci ha lasciato le penne, come nello scorso anno, quando il 3-1 con espulsione e successiva squalifica di Higuain, si rivelò decisivo nella corsa scudetto, poi vinto dalla Juventus. L’ultima vittoria del Napoli a Udine risale infatti al campionato 2007/2008, quando gli azzurri si imposero con un perentorio 5-0 con la doppietta di Zalayeta e le reti di Lavezzi, Domizzi e Sosa. Da allora quattro sconfitte e quattro pareggi deglu azzurri in Friuli. L’ultimo pareggio risale invece al 2013 al quale poi sono seguite due vittorie consecutive dell’Udinese. Il fatto che Udine sia un campo storicamente ostico per il Napoli è dimostrato anche dal bilancio generale delle sfide in Friuli: ben 34 precedenti con sole 4 vittorie azzurre, 13 bianconere e 17 pareggi. Occorrerà dunque invertire la rotta per non staccarsi dalle dirette concorrenti, come riconoscono anche gli esperti di scommesse sulla Serie A.
La sosta di campionato ha restituito a Sarri una squadra abbastanza in palla: Mertens ha realizzato tre gol, Hamsik uno, Marko Rog in campo (ma quando in maglia azzurra?) con Mandzukic nella Croazia, Maksimovic a mezzo servizio con la Serbia, El Kaddouri capitano del Marocco, mentre Pepe Reina un po’ più abbacchiato dopo i due gol subiti a Wembley contro l’Inghilterra. In tutto ciò, Insigne ha avuto modo di riposare e rifiatare, anche perché adesso il pubblico partenopeo si aspetta tanto da lui: seppur preziosi, quattro assist sono un bottino troppo magro per chi si candida a essere la nuova bandiera del calcio napoletano.
Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo, come accennato Sarri dovrà fare a meno sicuramente di Gabbiadini, infortunatosi durante la sosta. Dunque in attacco si va verso la conferma di Mertens come “falso nueve”, affiancato da Insigne e Giaccherini, se Callejon non dovesse farcela. Occhio anche a El Kaddouri al quale potrebbe essere concessa una chance. Gli altri ballottaggi per Sarri sono i soliti di ogni domenica: Ghoulam e Strinic per l’out sinistro difensivo, Diawara e Jorginho per la cabina di regia e Allan e Zielinski nel centro destra sulla mediana.
In campo nelle fila dell’Udinese ci sarà Duvan Zapata, centravanti in prestito proprio dal Napoli, che forse oggi avrebbe fatto comodo a Sarri e che Giuntoli vorrebbe riportare sotto il Vesuvio a gennaio per ovviare all’assenza di Milik e alla scarsa vena realizzativa di Gabbiadini. Per adesso l’unico pensiero deve essere quello di bloccarlo anche perché il colombiano ha segnato in quattro delle ultime cinque presenze in campionato alla Dacia Arena.