I Litfiba e il nuovo album Eutòpia, mercoledì 23 l’Instore a Napoli

21 Novembre 2016 Mariano Potena

I Litfiba sono tornati, ancora una volta in grande stile, con il loro ultimo lavoro di inediti: “Eutòpia”, uscito lo scorso 11 novembre e anticipato dal singolo “L’impossibile”, pubblicato il 7 ottobre. Questo nuovo album va a chiudere la “Trilogia degli Stati”, iniziata nel 2010 con “Stato Libero di Litfiba”, seguito da “Grande Nazione” nel 2012, primo album di inediti uscito dopo la reunion annunciata nel dicembre del 2009. Prima della pubblicazione di Eutòpia, negli ultimi anni Piero Pelù e Ghigo Renzulli hanno rispolverato gli indimenticabili brani degli anni ’80 e ’90 con due tour.

Nel 2013 hanno risuonato la “Trilogia del Potere”, che comprende tre album usciti negli anni ’80: “Desaparecido” (1985), “17 Re” (1986) e “Litfiba 3 (1988)”. Nel 2015 invece è stata la volta della “Tetralogia degli Elementi”, compresa da 4 album usciti nel corso degli anni ’90 che rappresentavano i 4 elementi della natura: “El Diablo” (1990): Fuoco, “Terremoto” (1993): Terra, “Spirito” (1994): Aria e “Mondi Sommersi” (1997): Acqua. Mercoledì 23 novembre faranno tappa a Napoli, alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri, alle 18:00, per l’ultima data del loro Instore tour, per incontrare i numerosi fan.

Eutòpia: l’isola che c’è – Undicesimo album della discografia di Piero e Ghigo, non è un caso infatti, che il nuovo disco sia uscito l’11/11. Come spesso dichiarato da Piero e Ghigo, le canzoni di questo ultimo album, sono state composte inizialmente solo con voce e chitarra acustica, solo quando si sono ritenuti soddisfatti hanno presentato tutto alla band, che ricordiamo è composta, oltre ovviamente da Piero (voce) e Ghigo (chitarra), da Ciccio Li Causi (basso), Luca Martelli (batteria) e in questo disco ben 5 tastieristi: Antonio Aiazzi (storico componente della band fin dagli albori), Gianluca Venier, Nicolò Fragile, Federico Sagona e Fabrizio Simoncioni. Sono tanti i temi trattati in questo nuovo disco, ad esempio “Maria Coraggio” è dedicata a Lea Garofalo, testimone di giustizia, vittima di ‘ndrangheta e “Dio del Tuono”, ispirata all’attentato al Teatro Bataclan di Parigi e più in generale al terrosismo. Come spiegato da Pelù in una recente intervista, la parola Eutòpia deriva da “Eu” che in greco significa “buono” e Topos, cioè “luogo”, quindi il bel luogo che esiste, a differenza dell’isola di Utopia descritta nel romanzo di Tommaso Moro. Eutòpia quindi è il luogo dove tutti vorremmo vivere, dove tutto è possibile e come dice parte del testo della title track: “Eutòpia è l’isola che c’è, per chi la cerca e non si arrende mai”. I Litfiba sono la storia della musica rock in Italia e l’hanno dimostrato ancora una volta. Nella prima settimana di vendita, Eutòpia si è piazzato al primo posto della classifica FIMI come vinile più venduto, mentre al terzo posto come album fisico, e se questo è solo l’inizio, è doveroso citare il testo di una loro storica canzone: “Lo spettacolo deve ancora cominciare”.