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Juventus-Roma: Allegri con Benatia e Chiellini, Spalletti con Salah

Juventus-Roma: Allegri con Benatia e Chiellini, Spalletti con SalahTORINO – La Juve per volare a +7, blindare il titolo di campione d’inverno e mettere una seria ipoteca sul sesto scudetto consecutivo. “Un pareggio non ci deve bastare”, ha tranciato ieri Massimiliano Allegri. “Stasera per chiudere il 2016 allo Stadium… da Juve”, è il tweet dell’account ufficiale bianconero. La Roma per mantenere il -4 o accorciare a -1, rompendo il suo tabù-Stadium (6 sconfitte su altrettante visite tra campionato e Coppa Italia) e quello di Spalletti, mai vittorioso contro la Signora in Serie A (17 sconfitte, 3 pareggi). E intanto per dimostrare di avere speso bene i 32 milioni arrivati dalla cessione di Pjanic, l’amico-nemico di Nainggolan, il supertatuato manifesto di antijuventinità che però ha segnato a tutte le big tranne quella bianconera. 

La lunga vigilia di Juve-Roma (diretta repubblica.it 20.45, arbitra Orsato), l’ultima attesa recita annuale dei bianconeri in uno Stadium inviolato in tutto il 2016 (21 vittorie, 3 pareggi), è stata svuotata da polemiche e veleni e farcita di complimenti reciproci, come forse a questa sfida dal forte retrogusto “anni ottanta” non era mai successo. Al massimo, qualche battuta da toscanacci doc: “Allegri ha detto che sono un bravo attore? Perché non mi ha ancora sentito cantare…”, ha detto Spalletti. Il clima è buono, anche quello meteorologico di una Torino che, dopo una settimana praticamente polare, oggi sembra essersi travestita da Roma.
Durante la rifinitura svolta stamane allo Stadium, Allegri avrebbe sciolto gli ultimi dubbi di formazione. Niente difesa a tre e niente tridente d’attacco. Si va verso il 4-3-1-2 ipotizzato alla vigilia, con l’ex Benatia e Chiellini davanti a Buffon, Lichtsteiner e Alex Sandro sulle fasce, il trio Khedira-Marchisio-Sturaro in mediana, Pjanic tra le linee, chiamato a bissare il gol che segnò all’andata dell’anno scorso in giallorosso (Roma-Juve 2-1), e intanto a innescare il tendem pesante Higuain e Mandzukic. Il tecnico di Livorno avrebbe infatti deciso di tenersi di scorta due armi molto affilate come Cuadrado e Dybala, quest’ultimo già a segno l’anno scorso all’Olimpico.

Spalletti ha invece impiegato la mattinata torinese per videoanalizzare con i suoi le ultime partite della capolista, compreso lo scivolone di Genova. Sciolto l’unico ballottaggio di una formazione che ora vede Salah in netto vantaggio su El Sharaawy: la speranza della Lupa è che l’egiziano, recuperato dal ko alla caviglia con quattro giorni di anticipo sulla prognosi iniziale di tre settimane, conceda il bis della doppietta con cui il 5 marzo 2015 decise un Juve-Fiorentina di Coppa Italia (1-2). Il 4-2-3-1 giallorosso disegnato dall’allenatore di Certaldo dovrebbe dunque prevedere Manolas e Fazio al centro della difesa, Rudiger a destra ed Emerson a sinistra, De Rossi e Strootman a fare diga, con il trio Salah-Nainggolan-Perotti alle spalle di Dzeko, la risposta giallorossa al Pipita. In panchina, appena recuperato, quel Bruno Peres appena recuperato che proprio sul prato di casa Juve segnò per il Toro, con una galoppata coast-to-cosat, uno dei più bei gol in un lustro di vita dello Stadium. 

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Fonte: Repubblica

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