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Juventus, Supercoppa: Pjanic in dubbio. Dopo Caldara, Marotta prenota Gargliardini

Juventus, Supercoppa: Pjanic in dubbio. Dopo Caldara, Marotta prenota GargliardiniPjanic (agf) TORINO – Dai 5 gradi di Vinovo ai 25 di Doha con una missione, anzi due: vendicare il ko subito in casa del Milan a fine ottobre e intanto riprendersi quella Supercoppa lasciata al Napoli sempre in Qatar nel 2014, l’unico trofeo italiano sfuggito dalla collezione privata della Juventus di Allegri. L’operazione-Supercoppa è cominciata per i bianconeri con 24 ore di anticipo rispetto ai rossoneri, la cui partenza è stata ritardata di un giorno per un guasto tecnico all’aereo che li avrebbe dovuti portare a Doha. I bianconeri, decollati alle 16 dall’aeroporto di Caselle e che oggi ha, atterreranno a Doha intorno a mezzanotte, per poi raggiungere l’avveniristico hotel “The Torch”.

Assenti soltanto Bonucci e Dani Alves, oltre all'”ufo” Mandragora. Come anticipato, tra i 24 giocatori convocati di Allegri ci sono anche gli acciaccati Pjanic (contusione al fianco) e Lichtsteiner (risentimento ai flessori), per i quali filtra un cauto ottimismo. Se il centrocampista bosniaco non dovesse recuperare, il 4-3-1-2 lascerebbe spazio a un 4-4-2 oppure 4-3-3 a seconda della posizione di Cuadrado. Per l’eventuale sostituzione dello svizzero, invece, Allegri può scegliere tra (almeno) due soluzioni: mantenere la linea a quattro, più adatta ad affrontare un tridente come quello rossonero, con il recuperato Barzagli adattato a terzino destro, oppure tornare alla difesa a tre completata da Rugani (o Benatia) e Chiellini. L’altro dubbio è in attacco, con il rinnovato ballottaggio tra Dybala e Mandzukic per giocare al fianco di quel Pipita chiamato a bissare, questa volta in maglia bianconera, la doppietta che, due anni fa a Doha, regalò al suo Napoli prima i supplementari e poi i rigori decisivi per la Supercoppa. Mandzukic, oggetto secondo quanto scrivono in Spagna di un’offerta da 35 milioni dei cinesi del Beijing Guoan, sembra tutt’altro che affaticato dalle ultime 13 partite consecutive da titolare, tra Juve e Croazia, ma la Joya scalpita dopo gli spezzoni contro Dinamo Zagabria, Torino e Roma.

Juve partita in anticipo anche sul mercato, aggiudicandosi il centrale dell’Atalanta Caldara, oggetto del desiderio di un Milan inevitabilmente rallentato dal dover ragionare e agire “con due teste”, quella cinese e quella italiana, come ha spiegato ieri l’ad Galliani. La “consegna” del difensore 22enne, prenotato per ben 20 milioni bonus compresi (15+5), avverrà nel luglio 2018 ma potrà essere anticipata all’estate del 2017, a seconda di quanto verrà impiegato Barzagli, di cui Caldara dovrà raccogliere l’eredità. Sempre a proposito di profili accostati anche al Milan, l’ad Marotta avrebbe bloccato per il futuro prossimo pure un altro classe 1993 atalantino, il centrocampista Gagliardini, rappresentato da Beppe Riso, lo stesso agente di Caldara. Ma i prossimi saranno giorni caldi anche per Witsel, vicino al Milan nel 2015, purché lo Zenit accetti l’indennizzo bianconero di 5-6 milioni, altrimenti l’operazione verrà posticipata a luglio, quando il centrocampista belga si libererà a costo zero. Allegri ha chiesto per gennaio due centrocampisti, in modo da ovviare all’eventuale uscita di Hernanes (Genoa o Valencia) e alle convocazioni di Asamoah e Lemina in Coppa d’Africa. Ecco perché restano sempre validi anche i profili di Rincon, ora più vicino alla Roma, e degli assai più costosi N’Zonzi e Tolisso.

juventus

serie A
Protagonisti:
massimiliano allegri

Fonte: Repubblica

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