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Roma, bella e devastante: Torino battuto 4-1

Partita senza storia all’Olimpico. Dzeko sblocca al 10′ e stabilisce il suo nuovo record stagionale di gol: 29 tra campionato e coppa. Salah raddoppia al 16′, mentre uno splendido destro al volo di Paredes di fatto chiude la partita al 64′. Nel finale prima accorcia Maxi Lopez, poi Nainggolan firma il poker. Toro troppo fragile e con una difesa in emergenza, giallorossi di nuovo secondi e sempre all’inseguimento della capolista Juve

ROMA-TORINO 4-1
10′ Dzeko (R), 16′ Salah (R), 64′ Paredes (R), 80′ Maxi Lopez (T), 91′ Nainggolan (R)

La cronaca e le pagelle

Dopo la fantastica notte di Europa League, la Roma si è rituffata nel campionato e contro il Torino non ha perso l’occasione per tenere a distanza il Napoli e non perdere di vista la capolista Juventus. Di Dzeko, Salah e Paredes le firme della 18^ vittoria giallorossa in questa stagione. Quattro sberle che portano a 184 i gol di sempre che la Roma – unica ad aver segnato così tanto ai granata – ha realizzato contro un Toro apparso fragile in difesa e troppo Belotti dipendenete in attacco. E quando il Gallo non canta, per i granata sono davvero problemi. Soprattuto se la migliore azione viene creata allo scadere e il gol di Maxi Lopez non basta nemmeno a rendere meno schiacciante la sconfitta.

Il momento – La Roma aveva vinto tutte le precedenti 14 partite interne di Serie A, stabilendo il proprio primato. Il Torino, reduce dal 5-3 sul Pescara, non vince in trasferta ormai da novembre, dal 2-0 contro il Crotone. Con questa, poi, sono arrivate quattro sconfitte e due pareggi.

Così in campo – Roma in campo con il 3-4-2-1: davanti a Szczesny, la difesa a tre con Manolas, Fazio e Juan Jesus. A metà campo Peres, Paredes, Strootman ed Emerson; dvanati Salah e Nainggolan a supporto di Dzeko. Mihajlovic schiera il Toro con il 4-3-3, con De Silvestri all’esordio da titolare come centrale (emergenza nel reparto) e il collaudato tridente Falque, Belotti, Ljajic. 

Pronti, partenza, Dzeko! – Tanto agonismo in avvio e granata piuttosto aggressivi. Entrambe le squadre appaiono un po’ troppo lente nella circolazione, ma l’equilibrio, anche da questo punto di vista, dura pochissimo. Appena 10 minuti per l’esattezza, il tempo impiegato da Dzeko per prendere palla, accentrarsi e realizzare dal limiite il 29° gol tra campionato e coppe (eguagliato il suo record nel 2009/10). Il bosniaco conferma di attraversare un momento magico, i granata mostrano invece una preoccupante fragilità in difesa, in particolare sugli esterni.

Micidiale uno-due giallorosso – Sarà pure una difesa in emergenza, ma quella del Torino fa acqua da tutte le parti. E così, quando sarebbe opportuno abbozzare una reazione, arriva invece il raddoppio della Roma. Ci pensa al 16′ Salah, che torna al gol dopo la tripletta del 6 novembre al Bologna con un fantastico sinistro preciso e potente. L’egiziano a destra fa ciò che vuole e poco dopo colpisce il palo alla destra di Hart dopo aver seminato il panico in zona Barreca-Moretti.

Il 2-0 raccontato su Twitter – Interessante e significativa la dinamica del raddoppio romanista, che l’account ufficiale del club ha raccontato con post sottostante. Una fitta trama di passaggi che ha avuto inizio da Szczesny e che, eccezion fatta per un cambio di goco a servire Emerson, si è sviluppata in modo massiccio sulla destra. 

Prima del break – Poche tracce nel primo tempo del Torino, che comuque chiude con il 57% di possesso palla. Belotti spesso cambia la posizone con Ljajic per dare varchi centrali al serbo, ma l’unica vera conclusione, di poco fuori dallo specchio, è di Lukic.   

Tutto facile per la Roma – Nel secondo tempo c’è meno spettacolo. La squadra di Spalletti gestisce, mentre quella di Mihajlovic sembra già con la testa negli spogliatoi. Il compito dei giallorossi viene facilitato dal notevole spazio concesso sia a Peres che Emerson. I due hanno sempre il tempo per ricevere il pallone e alimentare la manovra della Roma. Nella serata no di Belotti, nemmeno l’ingresso di Iturbe (fischi per l’ex) e Benassi ha dato una scossa giusta al Toro. E quando Paredes fa partire un siluro di destro che supera ancora Hart, di fatto la partita finisce con oltre 20 minuti di anticipo. Del finale ci ricorderemo l’entusiasmo per l’ingresso in campo della leggenda Totti. Gli applausi, però, sono anche per Strootman, che lascia il posto al capitano dopo una partita di grande sostanza, e successivamente per Dzeko, sempre in rete nelle ultime 8 partite. Il 4-1 è del mai domo Nainggolan, a conferma di una squadra che fino alla fine va alla ricerca del gol. 

L’unico (ininfluente) neo – Prima del Torino, la Roma di Spalletti aveva mantenuto 6 volte la porta inviolata nelle gare interne, rendendo l’Olimpico un piccolo fortino. Nessuna squadra italiana ha fatto meglio fino a questo punto della stagione. La rete di Maxi Lopez, seppur ininfluente, spezza questa tradizione.

Fonte: SkySport

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