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OBIETTIVO NAPOLI – Tre punti per cancellare Madrid… O forse no?

La vittoria esterna contro il Chievo dà seguito al cammino positivo degli azzurri in campionato, ma non basta a cancellare la delusione di Madrid, anche perché alcune lacune manifestate dalla squadra in Spagna, si sono evidenziate anche oggi contro il ben più abbordabile avversario. Si sono, in particolare, rivisti alcuni limiti difensivi e nelle prestazioni individuali che hanno compromesso l’esito della gara di Champions. Per fortuna, però, si è confermato pure il buon momento di forma di Insigne, che con il suo bel gol nel primo tempo ha indirizzato positivamente l’esito del match, consentendo di fatto ai partenopei di portare a casa i tre punti.

Per gran parte della gara, il Napoli è riuscito a proporre discrete trame di gioco, pur non trovando con frequenza la porta avversaria. Prima dello 0-1 di Insigne, la difesa del Chievo era riuscita a tenere a bada le iniziative partenopee, non consentendo praticamente mai a Pavoletti, schierato dal primo minuto, di ricevere palloni giocabili, ostruendo bene gli spazi sugli esterni e facendo densità sulla trequarti. La giocata di Insigne ha permesso di sbloccare la situazione, colmando la mancanza di iniziativa della quasi totalità dei compagni, troppo ancorati a trame di gioco che se non supportate dall’estro delle individualità non si tramutano in qualcosa di concreto.
Dopo il vantaggio acquisito la gara per il Napoli si è messa in discesa e la squadra ha potuto sviluppare in scioltezza il proprio gioco, trovando prima con Hamsik e poi con Zielinski i colpi del KO. Ciononostante, gli uomini di Sarri non sono riusciti a portare a conclusione la partita senza difficoltà. Dopo lo 0-3 c’è stato una sorta di blackout che ha portato prima alla rete dell’1-3 di Meggiorini, poi ad un inatteso forcing clivense con grandi affanni per la retroguardia partenopea. In questa fase gli errori sono stati troppi, soprattutto individuali. Koulibaly, in particolare, è parso in grande difficoltà ogni volta che il pallone arrivava dalle sue parti. Allo stesso tempo, gli esterni difensivi hanno faticato a coprire l’ampiezza e la profondità sui rispettivi lati di competenza. Male, anzi, malissimo, anche il filtro a centrocampo, dove Hamsik, in ombra per tutto il match, oltre a sbagliare vari appoggi, è stato anche poco presente in fase di contenimento.

Queste stesse difficoltà si erano ravvisate a Madrid, dove Hysaj e Ghoulam erano parsi totalmente inadeguati a fronteggiare le iniziative dei blancos sulle fasce; Koulibaly in difesa era parso in imbarazzo al cospetto di Ronaldo e compagni; ed Hamsik era stato una presenza aleatoria, mai capace di determinare nella zona mediana del campo.
Ovviamente, i risultati di prestazioni opache contro il Chievo sono ben diversi rispetto a quando si affronta una corazzata come il Real di Zidane. Tuttavia, i dati emersi dalla trasferta veronese possono comunque essere utili a Sarri per capire dove intervenire in vista dei prossimi match. In tal senso, è una brutta notizia l’infortunio, che ci auguriamo di entità lieve, di Allan, che con la sua fisicità avrebbe sicuramente potuto essere una pedina preziosa per rinforzare gli equilibri della squadra in vista del tour de force che attende la squadra nelle prossime settimane.

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