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Roma, a Lione bivio da non fallire: ma la storia rema contro

Roma, a Lione bivio da non fallire: ma la storia rema controLuciano Spalletti (agf) ROMA – Ultimo allenamento a Trigoria prima della partenza verso Lione. Poi, Luciano Spalletti – che attende dalla sua squadra un importante regalo di compleanno – sarà chiamato all’ennesimo impegno decisivo, in un calendario sempre più frenetico. Frenetico, come il moto di ‘ossessione di vittoria’ che permea l’ambiente giallorosso, desideroso di sfatare un ‘tabù’ che – da quasi 20 anni – caratterizza il rapporto della Roma con l’Europa League.

OSTACOLO OTTAVI, TABU’ EUROPEO – Da quando la competizione ha cambiato nome in ‘Europa League’, la Roma non ha mai raggiunto i quarti di finale della meno prestigiosa delle coppe europee. Riusciendo ad andare oltre soltanto in 5 occasioni nella propria storia. L’ultima volta nella manifestazione 98′-99′ – ancora con la dicitura ‘Coppa Uefa’ -quando  i giallorossi superarono lo Zurigo, impattando poi contro l’Atletico Madrid (due sconfitte per 2-1) e vedendo dunque sfumare la possibilità di disputare la semifinale. Nei successivi 18 anni, una serie di eliminazioni agli ottavi: contro Leeds, Liverpool, Villareal, Middlesbrough e – più di recente – contro la Fiorentina (sconfitta che provocò una violenta contestazione dalla Curva Sud, nei confronti degli uomini guidati dall’allora tecnico Rudi Garcia). Per sfatare quello che pare un vero e proprio ostacolo storico nei cammini europei della squadra, Luciano Spalletti – che ha in mattinata sollecitato i suoi alla massima intensità, nella partita di allenamento a Trigoria – si prepara al delicato doppio confronto con il Lione. Un avversario che – eliminato dalla Champions League nel girone della Juventus, pur a fronte di un solo gol in più incassato rispetto alla difesa bianconera – ha archiviato i sedicesimi di Europa League contro l’AZ Alkmaar realizzando 11 reti in due partite. Nonostante il rendimento altalenante in Ligue1 (15 punti di distanza dal terzo posto e una collezione di 10 sconfitte da inizio stagione), l’attacco dei francesi – privo dell’indisponibile, nonché oggetto di desiderio del mercato di gennaio romanista, Memphis Depay – sembra aver però ritrovato ritmi ed efficacia: nelle ultime sette gare, infatti, Lacazette, Fekir e compagni hanno messo a segno 26 gol in 7 partite (dall’ultima gara a reti inviolate dello scorso 5 febbraio, in campionato contro il St. Etienne). Ulteriore campanello d’allarme per la retroguardia giallorossa, apparsa stressata negli equilibri e nei meccanismi nelle ultime due sconfitte contro Lazio e Napoli. 

SI RIPARTE DALLA DIFESA A 3 – Complice l’assenza di Rudiger, squalificato in seguito all’espulsione contro il Villareal, il tecnico toscano – che ha festeggiato i suoi 58 anni a Trigoria con la squadra – continuerà a ricercare garanzie dal trio Fazio-Manolas-Juan Jesus. Una cerniera che ha evidenziato difficoltà contro il Napoli ma che verrà supportata da maggiore proposizione offensiva sugli esterni, con il probabile ritorno tra i titolari di Bruno Peres e di Emerson Palmieri. Se verosimilmente Luciano Spalletti manterrà il riserbo fino alla vigilia per quanto riguarda la scelta tra De Rossi e Paredes, poco margine, invece, per quanto concerne le scelte in attacco (con il ritorno della coppia Salah-Dzeko) e degli altri interpreti di centrocampo (Strootman e Nainggolan), anche complice l’impossibilità di convocare l’ex Clement Grenier (assente nella lista per l’Europa League). Molte le indicazioni che il centrocampista classe ’91 – che ha finora giocato un solo minuto con la sua nuova maglia – ha fornito ai compagni di squadra e al suo allenatore, che spera di rivivere le stesse emozioni di dieci anni fa, nella sua precedente esperienza in giallorosso. Sebbene in quella occasione, i quarti di finale raggiunti – grazie alla sontuosa vittoria dello Stade de Gerland firmata Totti e Mancini – riguardarono un altro tipo di palcoscenico europeo.

as roma

serie A
Protagonisti:
luciano spalletti

Fonte: Repubblica

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