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Juve, Allegri: “I campionati si vincono soffrendo”

Il commento dell’allenatore bianconero: “Non potevo pensare a questa partita come la più importante di tutte, altrimenti avrei compromesso le altre che verranno da ora in poi. Bisogna avere l’umiltà di capire la situazione e di adattarsi, sei poi si vince lo scudetto questo pareggio non se lo ricorderà nessuno”

Vantaggio di Khedira al settimo minuto e pareggio di Hamšík dopo un’ora di gioco, la grande sfida tra Napoli e Juventus finisce così 1-1. Un pareggio che mantiene inalterate le distanze in classifica tra le due squadre, la Juve – ora a quota 74 – rimane con sei punti di vantaggio sulla Roma e con dieci sulla squadra di Maurizio Sarri. Match equilibrato che alla fine consegna un punto a testa in attesa che le due squadre si ritrovino ancora al San Paolo mercoledì per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Al termine della sfida l’allenatore dei bianconeri ha commentato così la gara dei suoi calciatori e gli altri argomenti di serata. Queste le sue parole ai microfoni di Sky Sport.

“Sapevamo che sarebbe stato difficile”
– “Quello di stasera è un punto importante, ci sono pochi scontri diretti di quest’anno che sono finiti 1-1 in tutto il campionato. Atteggiamento troppo difensivo? Direi che ci siamo adattati alla partita, i ragazzi sono partiti bene impostando e giocando e quando abbiamo trovato il vantaggio abbiamo un po’ subito loro, abbiamo avuto un po’ di disattenzioni e da lì sono venuti un paio di cross pericolosi per il Napoli. A livello difensivo è stata abbastanza bloccata ma la sensazione era che non appena trovato il gol avremmo avuto più possibilità, con più lucidità partendo da dietro, di fare di più. Così non è stato ma era nelle previsioni perché questa era una gara difficile”.

L’analisi del match – “Nella ripresa abbiamo fatto benino nei primi 4-5 minuti, poi non riuscivamo più a renderci pericolosi e quando è così ti devi difendere perché altrimenti ti esponi a contropiedi, lasci spazio alla velocità del Napoli. Il gol che abbiamo preso è per un errore nostro nei gli ultimi 25 metri, loro hanno concesso molto e speso tanto e c’è da fare i complimenti ai ragazzi di Sarri. Mertens ha fatto una bellissima giocata ma quando esci così con il difensore come abbiamo fatto noi, non si poteva fare molto di più. Dobbiamo migliorare ancora e stare attenti, tra tre giorni giochiamo una gara che vale una finale: tra le due, questa era la partita meno importante. Ho sempre detto che gli scontri diretti in campionato non contano per noi ma bisogna cercare di vincere gli altri, comunque abbiamo fatto una buona partita avevo tanti giocatori non al 100% o in ruoli nuovi oltre ai vari nazionali che tornavano dai loro impegni. Ma sapevo già prima che queste cose andavano così. Lo avevo messo in conto e sapevo che potevamo incontrare delle difficoltà”.

I singoli –
“Lemina ha fatto una buona partita ma era la prima da esterno, Pjanic era in una posizione nuova, Dybala rientrava da tanti giorni senza allenarsi e Cuadrado è arrivato poche sere fa e non si potevano fare cose sperimentali soprattutto in un match così. Higuain secondo me ha fatto una buona partita, è normale che dopo tre anni tornare qui e vedere che tutto lo stadio è contro di te non è semplice. E’ un ragazzo molto sensibile e stasera ho fatto bene. Ho scelto Lemina perché Cuadrado è arrivato venerdì, non era in una buona condizione, l’ho fatto recuperare e speravo potesse essere un buon cambio; ci sono gare in certi momenti in cui magari si rischia qualcosa a discapito del gioco e si trova la soluzione che ti possa permettere di portare comunque a casa il risultato. Mandzukic sì è sacrificato e ha avuto un po’ di difficoltà ma nelle grandi squadre come la Juventus quando ci sono queste partite bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare da squadra, non bisogna pensare a se stessi ma al gruppo e avere l’umiltà di capire la partita e giocare questo tipo di gara alla fine. L’importante è arrivare a maggio davanti a tutti, sei poi a Napoli abbiamo fatto 1-1 e abbiamo giocato male non se lo ricorderà nessuno”.

Verso i prossimi impegni –
“Il Barcellona? Ci giochiamo dei quarti di finale, dovremo farlo col desiderio di andare avanti. Per essere nelle prime otto d’Europa bisogna incontrare le squadre forti. L’importante è esserci e raggiungere questo obiettivo. Non potevo pensare a questa partita come la più importante di tutte, altrimenti avrei compromesso le altre che verranno da ora in poi”.

Fonte: SkySport

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