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Esplosione Dortmund, arrestato un uomo: i motivi

Polizia vicino al pullman del Borussia Dortmund (Getty)

Attimi di paura, interminabili. Attimi in cui si teme anche il peggio. In occasione della partita di Champions tra Borussia e Monaco, circa dieci giorni fa, è scoppiata una bomba vicino al bus della squadra di Tuchel, in cui Bartra è rimasto ferito. Ora, però, la procura tedesca fa sapere di aver arrestato un uomo coinvolto nell’attentato: si tratta di Sergej W, 28enne russo-tedesco. Non sarebbe un attentato terroristico, come in un primo momento ipotizzato, il motivo dello scoppio di tre bombe nei pressi del bus dei gialloneri, bensì una “motivazione economica”. Ovvero: L’obiettivo del ventottenne era quello di far crollare il titolo del Borussia in Borsa e di mettersi in tasca circa tre milioni di euro. Ma non è tutto, perché tale Sergej avrebbe acquistato da un hotel un pacchetto di 15mila opzioni, per il valore di 78 mila euro. Se le azioni del Borussia fossero crollate, avrebbe avuto un profitto milionario – come scrive la Bild on line – fino a 3,9 milioni di euro. Con il ferimento grave o la morte di alcuni calciatori, inoltre,i titoli della squadra tedesca sarebbero presumibilmente crollati (Bartra è rimasto ferito a un braccio e al polso, dovrebbe tornare in campo tra 4 settimane).

Coinvolte altre due persone – L’uomo è stato arrestato questa mattina a Tubinga – nello stato sudoccidentale del Baden-Wuerttemberg – dopo una settimana di indagini ininterrotte. Sergej è incappato in alcuni errori che hanno permesso alle indagini di prendere un’altra direzione e arrestarlo dopo circa 10 gorni. Le perquisizioni, inoltre, avrebbero riguardato altri quattro appartamenti e sarebbero coinvolte altre due persone. A darne notizia è stata la procura federale tedesca attraverso un comunicato: “La procura federale ha fatto arrestare un cittadino tedesco-russo di 28 anni, Sergej W., dagli agenti del GSG9”. L’uomo, inoltre, avrebbe competenze particolari nel settore elettronico. E sarebbe in grado di fabbricare bombe. Nel luglio 2015 vinse anche un premio scolastico in elettronica.

La lettera di Bartra – Questo il commento del difensore su Instragram dopo l’attentato: “È stata la peggiore esperienza della mia vita. Il dolore, il panico e l’incertezza di non sapere cosa stava succedendo o quanto a lungo sarebbe durato. Sono stati i 15 minuti più lunghi della mia vita – ricorda il giocatore della Nazionale spagnola -. In questi giorni mi guardo il polso gonfio e il braccio ferito e…sapete cosa sento? Orgoglio. L’orgoglio di pensare che tutto il male che volevano fare martedì in fondo è solo questo”. E ancora, l’ex Barcellona conclude così: “Avevo bisogno di scrivere e sfogarmi, adesso penso solo a rimettermi a posto al 100%”.

Fonte: SkySport

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