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Balotelli presidente: a Nizza “eletto” SuperMariò!

Mario Balotelli in versione “candidato” e di modello per l’opera di un artista francese (foto da Instagram)

Nel giorno delle elezioni presidenziali francesi Balotelli e il Nizza dei miracoli proveranno a regalare un’altra gioia ai loro tifosi nel derby di Marsiglia. Siamo andati a curiosare nella città della Costa Azzurra dove l’attaccante italiano è considerato un “nuovo Garibaldi”: ma in Italia continua a dividere…

di Alfredo Corallo

Se Balo a scuola era veramente un “fenomeno” – così almeno ci raccontarono a Concesio, dov’è cresciuto, nell’indimenticabile serata del suo gol al Brasile – allora ricorderà che proprio in questi giorni il suo “antenato” Giuseppe Garibaldi s’avventurava con i Mille per fare l’Italia… La stessa Italia che da una decina d’anni si divide sull’attaccante bresciano, il cui gradimento nei “sondaggi” aveva toccato l’apice con l’euro-doppietta alla Germania del 2012 fino a implodere nella “Baloexit” degli ultimi Mondiali. Dopo il deludente ritorno al Milan e l’esperienza a Liverpool – che l’aveva emarginato dal plateau royal del pallone, confermando la “tesi” del fronte nazional-popolare (ed europeista) che si trattasse ormai di un “normalissimo” calciatore – al nostro Mario non restava quindi che giocarsi l’ultimissima carta sulla Costa Azzurra e ripartire dalla città che diede i natali all’uomo che più di tutti volle l’Italia unita: “Ciao Nizza, mi manda Garibaldi” twittò al momento della firma, seduto al tavolo con il patron Jean-Pierre Rivère al fotofinish del mercato estivo. Insomma, anche il talento sprecato/ex top player/sopravvalutato Balotelli era ufficialmente “annesso” alla Francia…

 

Votez SuperMariò!

Ebbene, se oggi alle urne i nizzardi potessero eleggere il loro candidato ideale non avrebbero dubbi: SuperMariò farebbe a polpette sia Emmanuel Macron che Marine Le Pen! Già, in otto mesi ne è diventato il simbolo, il nuovo Garibaldi, o se preferite il nuovo François Mitterrand: il club – nel suo gioco ai calciatori-candidati – ha scelto per lui lo slogan storico La force tranquille utilizzato da “le Florentin” alle presidenziali del 1981. Il top…

Les Ainglons

Perché se a distanza di una sessantina d’anni Les Ainglons torneranno a volare in Champions – da terzi in classifica – dovranno rigraziare (anche) Balotelli, a un solo gol dal suo record di reti in campionato (i 14 con il Milan del 2013-14). Chissà, magari riuscirà a batterlo già stasera nel super derby di Marsiglia contro l’equipe che battezzò il suo debutto all’Allianz Riviera, bagnato con una doppietta “tatuata” nel cuore dei niçois. E che fu il più dolce dei risvegli. Che persino la “fredda” Gioconda non riuscì a resistergli…

Niçois fiers de l’Ogn Nice.

Eppure Balotelli era sbarcato qui nell’estate più triste della storia recente di Nizza, colpita dall’attentato sulla Promenade des Anglais, travolta da quel camion impazzito che il 14 luglio, per la Presa della Bastiglia, provocò 86 vittime e oltre 300 feriti. La città ha reagito con forza, è vero, ma il ricordo di quella sera è rimasto scolpito nell’anima dei nizzardi che, tuttavia, hanno trovato nel calcio una forma di consolazione alla loro angoscia. Giovedì pomeriggio eravamo sulla Promenade des Arts quando sulla facciata del Théâtre National è stato svelato l’enorme affresco con la scritta “Niçois fiers de l’Ogn Nice”, a testimonianza del grande amore della capitale azuréenne per i suoi colori.

Nice en Rouge Et Noir

Dopo la vittoria con il Nancy è nato un movimento ad hoc (Nice en Rouge Et Noir) che ha coinvolto il mondo dell’arte, del commercio e delle istituzioni locali, rappresentate dal sindaco Christian Estrosi, un ex pilota di moto (gareggiava in 500 con Graziano Rossi, il padre di Valentino). Eletto nel 2015 per l’Unione della destra di Nicolas Sarkozy, ha sconfitto al secondo turno Marion Maréchal-Le Pen, nipote di Marine, la candidata al ballottaggio del Fronte Nazionale con il neo-socialista Macron per le presidenziali francesi. “Macron mi ha promesso che se sarà eletto verrà a Nizza per la festa del 14 luglio” ha annunciato Estrosi, che ha sottolineato l’orgoglio dei suoi concittadini per gli aquilotti, doppiamente eroici per il 3-1 di domenica scorsa contro l’armata Paris Saint-Germain (Balo ha aperto le danze) compromettendo la rincorsa dei parigini al titolo, ormai nelle mani del Monaco, a +3 e con una partita da recuperare in Ligue 1 a due giornate dalla fine.

I Love you Nice

Il trionfo sul Psg è stata l’ennesima perla di una stagione magica per il Nizza e Balotelli che non ha mancato di ricambiare il suo affetto ai tifosi attraverso i social per tutta la settimana. Prima la foto con il fratello Enock sul lungomare per un romantico “I love you Nice”; quindi il post con una testa di aquila sulla cresta; e una gif “marina” con l’hashtag #nissabella in omaggio all’inno della Métropole. E, soprattutto, rimanendo (abbastanza) lontano dagli eccessi a cui ci aveva abituato. Dalle donne (la figlia Pia ormai lo controlla…) ai “danni”. Sui tweet e sulla mise da “grand soirée” di Monaco-Juve sorvoliamo, per una volta…

🙌🏾😊❤️

Un post condiviso da Mario Balotelli🇮🇹🗿👪 (@mb459) in data:

Balo-mania

La maglietta numero 9 è – ovviamente – la più gettonata. Siamo andati nello store di Place Massena e in 10 minuti ne abbiamo viste acquistare 5 sotto i nostri occhi. “Quante ne abbiamo vendute finora? Non saprei indicarle una cifra precisa, ma migliaia!” è stata la risposta entusiasta della commessa alla nostra curiosità.  Ma che ne pensate del divano in perfetto Balo-style?

Issa Nissa

Ma in generale tutta Nizza è “addobbata” di rouge et noire, dalle vie e i locali del centro al lungomare, tornato a risplendere dopo la notte di terrore di luglio.

Shottini, matrioske e opere d’arte  

Non aveva messo ancora piede nella vecchia Nizza che gli avevano già intitolato uno shottino a base di tequila, per il divertimento “social” di MB45: “So now I am a shot?”. È lui la “bambolona” della matrioska. Ed è sempre Mario il modello per l’opera dell’artista Christian Guemy esposta al Musée National du Sport.

Il murales

A metà aprile – inoltre – era andato a festeggiare la conquista della matematica qualificazione ai preliminari di Champions non sparando fuochi d’artificio o lanciando freccette ma “posando” accanto al murales che gli è stato dedicato dal quartiere popolare Moulins, nei pressi del centro di allenamento rossonero.

Mamma mia!

Sabato siamo andati a trovare Mario e compagni proprio al Centre de formation di Route de Grenoble, a due passi dall’aeroporto, per la rifinitura dei ragazzi di Lucien Favre in vista del posticipo serale del Velodrome. Un allenamento blindato, ma dalle “fessure” è stato possibile cogliere un Balotelli rilassato e allo stesso tempo molto concetrato. Un facile errore sotto porta gli ha fatto esclamare un italianissimo “mamma mia” tra le risate dei pochi tifosi che hanno sfidato la pioggia per una foto con i loro idoli.

Adieu?

Pure Balo ha concesso qualche selfie, come il “socio” Dante (“fino alla scorsa estate con Mario alcuni ci giocavano solo alla Playstation” ha rivelato il simpatico brasiliano) e con loro altri gioiellini del club, tra i “candidati” – insieme a SuperMario – a salutare Nizza al termine di questa stagione. Un addio che spezzerebbe il cuore di un’intera comunità che, anche stamattina, non ha fatto mancare il suo sostegno alla squadra prima della partenza per Marsiglia.

O si fa l’Italia…

Un addio che potrebbe essere giustificato da un discorso di ingaggio, troppo alto anche per i ricchi proprietari cinesi (i 4,5 milioni guadagnati dal bomber rappresentano un decimo dell’intero budget societario e l’agente Mino Raiola dovrebbe andare incontro alle esigenze della società francese…); ma anche per una comprensibile volontà del giocatore di riaffacciarsi a grandi livelli o comunque rilanciarsi in Serie A, con lo scopo di convincere il ct Ventura a convocarlo in Nazionale per giocarsi una chance Mondiale. Perché mister, qui o si fa l’Italia…

Fonte: Sky

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