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Pirlo: “Juve, la Champions sarebbe la ciliegina”

Due finali di Champions League in tre anni per la Juventus nell’era Allegri. Sabato, a Cardiff, si giocherà anche per riscattare la sconfitta subita due anni fa a Berlino contro il Barcellona. In quella notte giocò anche Andrea Pirlo, per quella che fu la sua ultima partita in bianconero.

“Questa Juve è costruita per vincere”

Due anni dopo ecco di nuovo la Juventus in finale di Champions League, in quanti se lo aspettavano? “Sicuramente non è facile tornare in finale, ma è vero anche che la società ha rifatto sforzi incredibili per rafforzare la squadra e tornare a giocarsi la Champions: questa finale rientra nei programmi”, ha dichiarato lo stesso Andrea Pirlo al Corriere della Sera. “Ho il grande rimpianto di aver perso la finale a Berlino dopo quattro anni fantastici – prosegue – Ma ho voglia che la vincano i miei ex compagni e la società: dopo tanti anni se la meritano. È stato un percorso di crescita in cui hanno raggiunto tutto quello che volevano: ora manca la ciliegina sulla torta. Questa Juve più consapevole lo è di sicuro: due anni fa siamo arrivati fino in fondo senza che a inizio stagione ci credessimo troppo. Questa è invece una Juve costruita per vincere. E la consapevolezza ne è una conseguenza”.

“I bianconeri hanno una squadra equilibrata e di qualità”

Juve più consapevole ma sicuramente diversa, con sette calciatori nuovi rispetto a Berlino. “Da metà campo in su la squadra è completamente cambiata e tutti hanno portato qualcosa di diverso, da Alves a Dybala, da Pjanic al lavoro di Mandzukic. Senza contare Higuain. La Juve è una grande squadra. Chi è favorito? Si parte alla pari: uno non è favorito per quello che ha fatto negli anni precedenti. Non credo ci siano tante differenze tra il Real e la Juve: i bianconeri hanno una squadra completa, equilibrata, solida ma allo stesso tempo di qualità”.

“Juve, serve alzare la coppa”

La Juventus sembra quindi una squadra matura, merito anche di Allegri che ha sconfitto la grande negatività dei primi mesi. Ora bisogna sconfiggerne un’altra, quella riguardante la Champions League. “Solo la vittoria cambia davvero le cose: se la Juve non vince sabato si continuerà a dire come sempre che vince il campionato e non in Europa – dice Pirlo – Adesso serve alzare la coppa. Allegri ha fatto un grande lavoro. Non era facile arrivare dopo Conte e lui è stato bravo a entrare piano piano nella squadra e nella società. Zidane? Giocare e allenare sono due cose completamente diverse. E lui in panchina ha affrontato solo il Napoli. Certo, conosce bene il nostro calcio e di questa Juve sa tutto nei minimi dettagli, pregi e difetti”. Sarà la sfida tra il super attacco del Real e la grande difesa bianconera? “È riduttivo, ma la Juve sicuramente si difende meglio del Real, perché lo fa con tutta la squadra, non solo coi difensori. Il Real invece lascia più liberi i suoi attaccanti di esprimere le loro grandi potenzialità”.

“Buffon Pallone d’Oro? Può essere l’anno giusto”

A Cardiff potrebbe esserci in palio anche il Pallone d’Oro, una sfida nella sfida tra Cristiano Ronaldo e Buffon. “Sono felicissimo per Gigi e per il fatto che abbia ancora una volta la possibilità di raggiungere l’obiettivo che insegue da sempre. Sarei contentissimo se vincesse questa coppa, perché ha dimostrato di essere ancora uno dei migliori. Cristiano Ronaldo sarà invece il pericolo numero uno per la Juve. Ha dimostrato negli ultimi 10 anni di essere il migliore assieme a Messi. È un atleta completo, può attaccare al centro o da esterno. È esemplare e sempre perfetto negli allenamenti: rimanere sempre ad altissimi livelli. Pallone d’Oro? Se vince la Juve può vincerlo Buffon. Questa volta credo sia l’anno giusto”. Su Dybala: “Lui e Pjanic hanno grande eleganza e tecnica. È bello vederli giocare. La Champions per Dybala, più che la consacrazione. Sarebbe l’inizio di una grande carriera”.

“Totti negli USA? Se vuole…”

Tornando in Italia, dove la Juve vince da anni. In molti attendono il ritorno delle milanesi per contrastare il dominio bianconero. “Per adesso la Juve ha dimostrato di essere avanti, ma la speranza è quella di tornare ad avere più spettacolo, con 4-5 che lottano per lo scudetto. Le proprietà cinesi? Per noi cresciuti con le grandi proprietà italiane fa sicuramente un certo effetto. Ma il calcio è cambiato e ci vogliono altre potenzialità per far tornare in alto società così gloriose e ambiziose”. Sull’addio di Totti: “È stato commovente e straziante, un grande addio. Se ne va uno dei migliori e il tributo di popolo che ha ricevuto è stato magnifico. È difficile da spiegare, perché noi siamo cresciuti facendo solo questo, avendo mille attenzioni, tanta adrenalina. E quando finisce tutto, penso sia difficile. Ma lui avrà tempo per pensare a cosa fare e cercare qualcosa di eccitante. Se gli consiglio gli USA? Dipende solo da lui, è grande abbastanza e può andare dove vuole, se ha ancora voglia”.

Fonte: SkySport

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