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Mondiali 2018, la nuova frontiera social: è sfida sui diritti video

Mondiali 2018, la nuova frontiera social: è sfida sui diritti video(reuters) ROMA – Le giocate di Neymar, Cristiano Ronaldo, Messi, (si spera) la Nazionale italiana sui social ai mondiali russi. La corsa ai diritti video della Coppa del Mondo tra Facebook, Twitter e Snapchat è appena iniziata, a poco meno di un anno dal calcio d’inizio. Una lotta tra colossi digitali, in ballo ci sono gli highlights del torneo acquistati anni fa per 400 milioni di dollari dalla 21st Century Fox. Una sfida per gli episodi salienti da trasmettere negli Stati Uniti, pillole di pallone da un minuto, un minuto e mezzo che diventano virali, generando centinaia di migliaia di condivisioni, like. Una miniera d’oro, soprattutto per gli sponsor. Ma anche l’ennesimo segnale che i social network cambiano pelle, diventano social media. Trasmettono eventi, partite, puntando a un altro tipo di utenza.

Tornando ai diritti video dei mondiali, la stessa 21st Century Fox non avrebbe ancora deciso se spacchettarne la cessione tra i vari social. Anche perché in ballo ci sono numeri (e profitti) a svariate cifre. Tre anni fa la finale mondiale tra Germania e Argentina aveva pilotato 25 milioni di spettatori americani davanti ai social. Certo, c’era l’effetto Messi, un detonatore di contatti sulle piazze virtuali, ma il soccer è in crescita continua negli Stati Uniti. E i Mondiali restano una delle manifestazioni sportive più seguite, specie dai più giovani. Inoltre è un dato di fatto l’attenzione sempre più alta dei social network per il pallone. Un fenomeno che non conosce confini, dagli Stati Uniti all’Europa. Così come l’utilizzo creativo da parte dei club degli stessi spazi forniti dai social. Solo negli ultimi giorni il West Bronwich Albion ha presentato il nuovo acquisto Jay Rodriguez dal Southampton attraverso il suo account ufficiale Twitter.

E sempre per Twitter è passato l’ingaggio di Mohamed Salah al Liverpool: i Reds hanno realizzato una miniclip filmando l’account dedicato proprio all’ingaggio dell’egiziano, (Announce Salah Now, @AnnounceSalah) con tifosi-utenti che chiedevano notizie sulla trattativa e infine sfogliato dal sorridente Salah, che chiudeva il video con la nuova casacca. E ci sono stati altri club inglesi che hanno annunciato nuovi arrivi attraverso Snapchat. Dunque, il panorama cambia, social network che diventano social media e che, almeno negli Stati Uniti, puntano forte sul calcio. E i mondiali russi sono solo l’ultima portata del menu per i giganti dei social. Nelle scorse settimane veniva siglato l’accordo tra Facebook e Fox Sport, con la creatura di Mark Zuckerberg (ieri smentiva la voce di un interesse per l’acquisizione del Tottenham, prezzo circa 1,1 miliardi di euro) che manderà in onda negli Stati Uniti due partite di Champions League di ciascuna giornata della fase a gironi del torneo, oltre a quattro gare degli ottavi di finale e altrettante dei quarti di finale. Un investimento cospicuo, con un obiettivo, che è poi lo stesso dei tre colossi interessanti ai diritti video dei mondiali russi: la pubblicità,  gli assegni delle multinazionali. E a questo punto è da attendere la reazione per gli highlighs dei mondiali russi di altri colossi che hanno mostrato interesse per lo sport americano in questi mesi. Da YouTube, quindi Google, che già trasmette partite della Nfl, sino ad Amazon, che ha acquisito i diritti per le partite della prossima stagione del football americano, che finisce anche sul mobile, grazie a Verizon.

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Fonte: Repubblica

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