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Ranieri, stoccata a Ventura: ”Preferisco il gioco pratico…”

NANTES – “Contro la Spagna io avrei usato un altro modulo. Sono stato toccato dalle meraviglie del gioco di Sacchi ma sono e resto profondamente italiano, preferisco un gioco pratico, cerco soprattutto di portare a casa il risultato”. Parole di Claudio Ranieri che esprime più di qualche dubbio sulle scelte utilizzate dal ct Ventura nella disfatta di Madrid con la Nazionale. C’è però spazio all’ottimismo: “Al mondiale ci si va. L’Italia è una squadra che sta venendo fuori, sta facendo bene. Non deve contare una partita che è pure la prima a inizio stagione”.

SI’ AL VAR – Ai microfoni di ‘Radio anch’io Sport’ su Rai RadioUno, Ranieri dice la sua sul Var, grande protagonista di questo inizio stagione: “E’ una cosa superpositiva, con la tecnologia che c’è oggi mi sembra naturale adottarla. Ma avremo sempre da ridire, non ci sta mai bene nulla”. Si torna a parlare di Leicester: “Come mi sono sentito dopo l’esonero? E’ come quando hai un incidente e non capisci cosa è successo. Sono cose che possono accadere e bisogna mettersele alle spalle. Se me l’avessero detto prima, vai lì vinci e poi ti mettono alla porta, avrei firmato lo stesso. Ringrazio Dio di avermi dato l’opportunità di vincere quel campionato, che è uno dei più difficili al mondo”. Ora si pensa al Nantes: “Sono stato accolto molto bene, sia dalla stampa che dai tifosi, magari si aspettano un altro miracolo ma bisogna lavorare duro e avere un pizzico di fortuna”.

“JUVE FAVORITA, MA GAP RIDOTTO” – Ranieri parla poi della lotta scudetto nel nostro campionato: “Sicuramente la Juventus può vincere ancora perché è una macchina perfetta ma le altre si stanno avvicinando. Il Napoli è una squadra quadrata che sa quello che vuole, inizia con un ritmo e lo tiene per tutta al gara. Deve lottare per lo scudetto, se poi vincerà è un altro discorso, comunque se la possono giocare tranquillamente”. Chiusura su Montella, difeso dopo il pesante 4-1 rimediato dalla Lazio: “Sono certo che sarà rimediare. Lui sta facendo un buon lavoro. Ha avuto un parco giocatori notevole, da 10, l’ha detto lui stesso. Ma bisogna dargli il tempo di plasmare la squadra come mentalità, come gioco, come personalità e modo di stare in campo”.

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Protagonisti:
claudio ranieri

Fonte: Repubblica

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