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OBIETTIVO NAPOLI – Gli azzurri devono battere la Juventus

Napoli-Juventus è una semplice partita di calcio. Nonostante ciò, un evento del genere tende a trascendere le normali dinamiche di una normale partita e si arricchisce di significati e sentimenti che la rendono qualcosa di più. Soprattutto per i tifosi napoletani. Soprattutto in una stagione calcistica come quella in corso.
Napoli-Juventus diventa, che sia giusto o no, l’emblema di una rivalsa che non è solo calcistica, ma anche sociale. Per i tifosi, il Napoli si trasforma nel simbolo di una rivincita nei confronti di un nord più ricco e potente, anche in ambito sportivo. La squadra di Sarri diventa, in un singolo match, l’occasione per migliaia di supporters partenopei, di sentirsi superiori, più bravi, degni di rispetto e ammirazione, al cospetto degli acerrimi rivali.
Tutto ciò infonde enormi motivazioni nell’intero ambiente. Ma con le motivazioni, purtroppo, non si vincono le partite. Non solo con quelle, almeno. Per questo, per dimostrare la propria forza, il Napoli dovrà lavorare con attenzione su tanti aspetti, da quello tattico a quello mentale, impostando la propria gara non su facili entusiasmi o su una supposta superiorità del proprio gioco, ma ragionando sui punti deboli dell’avversario e sui propri, cercando di sfruttare gli uni e porre rimedio agli altri. Sembrerebbe una cosa scontata, ma non è così. Spesso sono stati gli avversari degli azzurri ad impostare la partita cercando di mettere un freno alla qualità del gioco napoletano, cercando di ostruire gli spazi in profondità e arginare la fluidità del possesso palla del centrocampo. Con una tattica del genere, l’Inter è riuscita a frenare il Napoli al San Paolo ed è probabile che anche la Juventus tenterà di preparare la gara in questo modo. Per questo motivo gli azzurri dovranno trovare soluzioni specifiche per affrontare una gara di questo tipo, cercando soprattutto di sorprendere l’avversario con qualche soluzione imprevista. Anche perché, nelle ultime settimane, Sarri ha dovuto far fronte al calo di rendimento di alcune individualità e soprattutto ad un grave ostacolo alla qualità del suo gioco: l’infortunio di Ghoulam. Senza l’algerino, si è danneggiato l’ingranaggio più importante per la manovra azzurra, ovvero lo sviluppo della manovra sulla corsia mancina. A distanza di qualche settimana, Sarri non è ancora riuscito a trovare una soluzione a questo problema. Mario Rui, il sostituto naturale di Ghoulam, ha finora dimostrato di non avere una condizione fisica accettabile, come dimostra il fatto che non sia mai riuscito a giocare 90 minuti interi di una partita. La scelta di spostare Hysaj sulla sinistra, con il buon Maggio a destra, rende invece la squadra praticamente claudicante sul lato mancino, poiché l’albanese non riesce a dare il giusto appoggio ad Hamsik e Insigne, in quanto gli mancano le caratteristiche tecniche adatte e, soprattutto, essendo di piede destro, i movimenti in sovrapposizione non gli vengono naturali, ma è portato a stazionare sulla trequarti, con il corpo rivolto verso il centro del campo per giocare la palla con il suo piede forte. L’unica soluzione auspicabile al problema della corsia sinistra è che venerdì sera la condizione di Mario Rui si riveli accettabile per almeno tre quarti di gara. In caso contrario la Juventus partirebbe con un enorme vantaggio.
Negli ultimi giorni si sente spesso dire che questa gara non sarà decisiva per la classifica. Vero, se consideriamo i numeri. Falso, se pensiamo a quello che realmente è in palio in questa partita. Al di là dei tre punti, questo match stabilirà, senza timore di smentita, chi sarà la squadra da battere in questa stagione. Se il Napoli dovesse vincere andrebbe a strapparsi di dosso i panni da eterna incompiuta, da mite Cenerentola al servizio delle sorellastre. Con una vittoria il Napoli darebbe un enorme segnale alle inseguitrici e dimostrerebbe finalmente la propria forza. Di essere di più di bel gioco e buoni giocatori. In caso di mancata vittoria, invece, pur non venendo nella pratica pregiudicato alcunché, saremo difronte ad un mezzo fallimento. Sarebbe la seconda volta in cui gli azzurri mancano l’opportunità di imporsi, tra le mura amiche, contro una diretta concorrente. Se non nei fatti, l’immagine del Napoli che ne deriverebbe sarebbe quella di terza forza del campionato, di contendente “povera” alle spalle di Inter e Juve, che solo in caso di calo delle altre due potrebbe sperare di ottenere il successo. Dopo anni in cui ha già vestito questo ruolo, questa stagione il Napoli non può farlo. L’obiettivo di quest’anno è chiaro: vincere. E per vincere serve sconfiggere i più forti. Il Napoli deve battere la Juventus e Sarri deve trovare la chiave giusta per farlo. Senza alibi e senza pensieri alle potenzialità economiche dell’avversario. In caso di vittoria venerdì sera gli azzurri non porteranno nessun trofeo a casa, è vero. Ma avranno di certo posizionato la prima pietra su cui costruire il successo finale.

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