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Sarri al Maestrelli: il pubblico del Napoli non ha eguali

L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha ricevuto il trentacinquesimo Trofeo Maestrelli, ricordando anche la tragedia legata alla morte di Davide Astori ai microfoni dei media presenti.”La sua scomparsa mi ha colpito particolarmente perché quando arrivò a Napoli stavamo per tesserarlo, poi però ci furono dei problemi con i diritti d’immagine. Allora lui mi chiamò per spiegarmi il motivo per cui avrebbe dovuto dire no: da lì in poi, ogni volta che abbiamo giocato contro, è venuto nel mio spogliatoio in ogni partita a parlare cinque minuti, e ho sempre avuto l’impressione di un ragazzo davvero straordinario. La mattinata in cui ho saputo del tragico evento stata infernale”. Sul riconoscimento ricevuto al Teatro Verdi di Montecatini Terme, il tecnico di Figline Valdarno, si è così espresso. “E’ un premio ambito e mi fa veramente grande piacere riceverlo per il nome che porta, è veramente tanta roba”. 

Sul momento del Napoli.

Abbiamo fatto una grande partita a San Siro contro l’Inter, tenendo la squadra nerazzurra sotto controllo: non aver vinto la gara di Milano ci ha lasciato l’amaro in bocca, a tutto l’ambiente. E’ il segnale si ciò che stiamo facendo, ci stiamo abituando e stiamo abituando i nostri tifosi e la stampa nostrana ad imprese straordinarie! Noi non dobbiamo essere prigionieri di niente, abbiamo una strada da perseguire, non siamo una squadra che vince partite senza giocare a buoni livelli per caratteristiche, a noi da gusto giocare bene.

La curva B domenica gli ha riservato una coreografia pregara…

“Il rapporto tra il San Paolo e la squadra in questi tre anni è sempre stato stupendo, con me in maniera particolare. Il pubblico di Napoli non ha eguali, entrare in campo e ricevere un attestato cosi, come è capitato contro il Genoa, è più che emozionante: mi sento in grande debito e l’unico modo che ho per onorare l’affetto dei napoletanio è dare sempre il massimo”. 

Contratto e sirene internazionali.

“E’ un falso problema, il contratto c’è e bisognerà capire se ci sono tutte le condizioni, questo pubblico è grande e spero di poter dare sempre il 100%, se non sarò in grado di farlo allora bisognerà fare un passo indietro, altrimenti si può continuare. Io quattro anni fa ero in B, non riesco ad essere preoccupato, sono onorato di essere vicino ad una squadra che ha vinto per sette anni”.

Duello a distanza con la Juventus per lo scudetto.

Peso Champions per la Juve? In teoria non dovrebbe pesare, è una squadra abituata alle pressioni, ma non tutte le stagioni sono uguali. I ho chiesto tutto a questo ragazzi e mi hanno sempre risposto, stanno dando il 101% e più di questo non posso chiedere. Sono arrivato a Napoli e ho trovato una squadra che si è messa a disposizione, si farà quello che si può fare, poi se basterà o meno non lo sappiamo”. 

La sosta.

“Le soste sono per noi allenatori, per i giocatori sono momenti di grande stress, giocano in giro per il mondo, oltre allo stress delle partite hanno stress di viaggi massacranti. Addirittura abbiamo messo la partita di sabato, quindi non c’è riposo o preparazione”.

Lo scontro diretto dello Stadium.

Non si può dire se sarà decisivo, bisogna vedere come si arriverà allo scontro diretto. Anche una partita contro una squadra che gioca per la salvezza diventa difficile”. 

Altri Sarri cercasi.

Penso ce ne siano tanti, spero abbiamo la fortuna di venire fuori, ci sono tanti allenatori non conosciuti che avrebbero tanto da dare nelle idee. A volte nei professionisti ho visto allenatori scadenti, ci sono tanti sconosciuti con delle qualità. Ho detto che andrei a prendere il palazzo, c’è questa squadra che domina da sette anni, sappiamo che è difficile”.

Le condizioni di capitan Hamsik.

“Non lo so, doveva raggiungere la nazionale e penso che dopo una breve visita lo rilascino e rientrerà domani mattina a Napoli, non sembra un infortunio grandissimo ma nemmeno da due giorni”.

Un caffè con Semplici?

“Conosco Leonardo da due anni, ci siamo visti spesso anche a casa mia”.

Reina e l’affetto dello stadio?

“A Napoli sanno di chi stanno parlando, Reina è un portiere di grande livello ma questo conta fino ad un certo punto, Reina è un ragazzo straordinario dal punto di vista umano, i napoletani sanno che darà il 101% anche se è un giocatore in scadenza”.

Caffè con Allegri?

E’ già accaduto, non vedo il problema”

Mi sento più Che Guevara o Maradona?

“A Napoli Maradona è un idolo assoluto, sarebbe una bestemmia paragonarsi a lui”. 

Il Trofeo Maestrelli.  Maurizio Sarri succede a Eusebio Di Francesco, premiato come mister del Sassuolo nella stagione 2016 – 2017– una giuria qualificata ha riconosciuto i meriti sportivi ottenuti nella scorsa stagione. Premi anche per l’allenatore della Primavera dell’Inter Stefano Vecchi, quale miglior tecnico del settore giovanile; a Fabio Paratici (direttore sportivo della Juventus); all’arbitro internazionale livornese Luca Banti; al presidente dell’Atalanta Antonio Percassi; al talento, ex Genoa, del Monaco Pietro Pellegri; al vicedirettore di Sky Sport 24 Matteo Marani. Il Trofeo Maestrelli è dedicato alla memoria dell’allenatore che portò al suo primo scudetto la Lazio nel 1974. Nell’albo d’oro della manifestazione figurano (percorrendo la lista all’indietro) tecnici comeDonadoni, Ventura, Montella, Mazzarri, Conte e Allegri.

GoldelNapoli.it

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