Gol di Asprilla. E il Milan “invincibile” cadde
Atterraggio e debutto
C’è anche l’Asprilla giocatore però, quello che “nel 1993 ero il migliore del mondo, ma il Pallone d’Oro lo vinci solo se vai in una big come il Milan, il Barcellona o il Real Madrid”. Finì invece al Newcastle, dopo 4 stagioni (e 25 gol) con il Parma, per colpa di Capello. Gli facevano la corte Inter, Borussia Dortmund, Real Madrid, Atletico Madrid, ma Calisto Tanzi, che stravedeva per lui, rispondeva a tutti di no; poi però il presidente fece firmare un pre-contratto a Capello, che stava lasciando il Milan, e Tino era nella lista dei non-graditi a Don Fabio (vendetta tremenda vendetta?). Il Newcastle colse l’attimo e si fece sotto, a gennaio del 1996 l’affare andò in porto, mentre Capello a Parma non arrivò mai, preferendo la proposta del Real Madrid.
Qualche capriola in Premier e poi il ritorno a Parma: eppure l’avventura inglese era partita come meglio non poteva immaginarsi. Tino era appena arrivato dall’Italia con un jet privato, tappa in hotel per il pranzo accompagnato da un bel bicchiere di vino (“perché in Italia ero abituato così”) e a quel punto Kevin Keegan lo invita a vedere la partita dei suoi nuovi compagni, contro il Middlesbrough. “Poi Keegan mi ha detto ‘Cambiati per ogni evenienza’, poi ‘Riscaldati’, poi ‘Dai, entra’”, quando il Newcastle è sotto 1-0 e bisogna inventarsi qualcosa. Passano 6 minuti ed ecco quello che KKK cercava. Asprilla accelera sulla fascia sinistra e punta l’avversario sfidandolo, poi rallenta la corsa, quasi si ferma. Finta il cross col sinistro e torna sul destro, il suo marcatore abbocca ma fa in tempo a tornare sui suoi passi, ed è lì che Tino lo aspetta per chiudere definitivamente la questione: finta il cross una seconda volta, stavolta col destro, poi con la celebre giocata alla Cruijff, ma meno secca, più dinoccolata, si riporta la palla sul sinistro e stavolta con un metro di vantaggio scodella davvero, una traiettoria morbida come quella ammirata da SebaRossi che consente a Watson di pareggiare comodamente. Cinque minuti dopo Les Ferdinand conclude la rimonta, ma l’uomo del giorno è Tino Asprilla.
Fonte: SkySport